Per il secondo anno consecutivo lo studio sviluppato dall’Institute for Environment and Human Security della United Nation University ha posto Malta in seconda posizione nella lista dei paesi più sicuri al mondo.
La classifica di questo 2018, che vede l’isola al secondo posto dopo il Qatar, è stata pubblicata come ogni anno dal German Bündnis Entwicklung Hilft.
Le probabilità che le isole maltesi debbano affrontare dei disastri naturali si limitano ad uno scarso 0,57%, mentre in Qatar la percentuale di rischio scende allo 0,36%.
Se la vedono male, invece, gli abitanti di una piccola nazione del Sud Pacifico chiamata Vanuatu, composta da 80 isole immerse nella barriera corallina: i circa 276.000 abitanti, infatti, devono vivere nel paese più rischioso al mondo in merito a probabilità di catastrofi naturali, con un temibile 50,28%.
Vanuatu è seguito a distanza da Tonga, con un non invidiabile 29,42%.
Lo studio prende in considerazione la probabilità che accadano, terremoti, inondazioni, innalzamento dei mari, ed inoltre la preparazione della protezione civile di un paese a far fronte a questi nefasti eventi.
Le categorie prese in considerazione dallo studio sono quattro.
- Capacità di un governo a far fronte a scarsità di cibo, alloggi ed economia.
- Esposizione del paese a eventi quali, terremoti, inondazioni, uragani, innalzamento dei mari e siccità.
- Capacità di gestione dei disastri naturali, assistenza medica, sicurezza e rapidità nel dare l’allarme.
- Adattabilità del paese ai cambiamenti climatici.
Lo studio di questo 2018 ha prestato molta attenzione alla situazione dei bambini in eventi catastrofici, in quanto sono i soggetti più vulnerabili in caso di terremoti ed uragani.