Il numero di tentativi di suicidio e di decessi per suicidio a Malta registrati dalla polizia è aumentato, specialmente tra le donne, durante la pandemia.
La pandemia continua a pesare sulla salute mentale degli individui e anche Malta, purtroppo, non è esente da questo triste dato.
Secondo le statistiche, la percentuale di morte per suicidio a Malta è solitamente più alta tra gli uomini, con l’80% di suicidi “maschili” tra il 2016 e il 2019. Quest’anno si è assistito ad un cambio di tendenza e la percentuale di donne che hanno commesso suicidio è salita al 40%. Inoltre, i dati della polizia mostrano che tra gennaio e ottobre ci sono stati 47 tentativi disuicidio tra donne e questo dato è già del 50% superiore alla media di 32 per ogni anno tra il 2016 e il 2019.
Tuttavia, si ritiene che vi sia una sostanziale sottostima dei tentativi suicidio e una delle ragioni per cui i dati ufficiali potrebbero non rispecchiare la realtà è che quando le morti non sono chiaramente dovute al suicidio, il decesso può essere registrato come accidentale.
Anche le chiamate ricevute dalla linea di assistenza 1770 della Richmond Foundation hanno mostrato un aumento di pensieri suicidi durante la pandemia: quest’anno ci sono state 92 chiamate relative ai pensieri suicida, di cui solo sei pervenute prima che il primo caso di coronavirus fosse registrato a Malta. L’amministratore delegato della fondazione, Stephania Dimech Sant, ha affermato che verso la fine di giugno si ricevevano almeno uno o due nuove richieste di aiuto al giorno, mentre prima ce n’erano in media uno o due al mese e talvolta meno.
Una recente ricerca ha dimostrato che l’impatto della pandemia sul benessere mentale delle donne è più significativo di quello degli uomini, poichè che le donne sono generalmente più coinvolte nell’assistenza e nella responsabilità familiare. L’assistenza all’infanzia è stato infatti un altro fattore determinante nel declino della salute mentale delle donne.
Questi risultati hanno trovato un riscontro nella ricerca locale della fondazione: le donne a Malta hanno riferito di sentirsi più isolate socialmente degli uomini e di avere maggiori responsabilità nell’assistenza all’infanzia.
In linee generali, a Malta, si sta assistendo a un aumento soprattutto di disturbi d’ansia e di depressione.e anche, sfortunatamente, ad un aumento di “modi inutili” per affrontare l’ansia e l’insonnia come l’uso eccessivo di alcol. Tutti questi fattori potrebbero causare un grave senso di impotenza negli individui, con conseguenti idee suicida.
“Per fortuna, la depressione e l’ansia sono condizioni altamente curabili. Prima si inizia il trattamento, maggiori sono le possibilità di successo. È molto importante che le persone cerchino aiuto ogni volta che iniziano a sentirsi molto più ansiose del solito e, nelle attuali circostanze, come società dobbiamo garantire che nessuno si senta isolato. Dobbiamo raggiungere gli altri e mantenere il più possibile la coesione sociale. Dobbiamo avere una vita “oltre il COVID” ed è mentalmente sano limitare il tempo che le persone trascorrono seguendo le notizie su COVID “, ha affermato lo psichiatra Anton Grech, presidente del Dipartimento di Psichiatria del Ministero della Salute.