Malta non ha ratificato la Convenzione europea del paesaggio adottata dal Consiglio d’Europa.
Il documento obbliga i firmatari alla tutela dei rispettivi paesaggi attraverso una serie di limitazioni normative da recepire nelle legislazioni nazionali in via uniforme. Malta, che era stata tra i primi firmatari riuniti nel 2000 a Firenze, ha fatto un passo indietro a partire dal 2010.
Come riportato dal quotidiano Malta Today, la questione è stata sollevata in Parlamento dal deputato nazionalista Carmelo Mifsud Bonnici, che ha chiesto al ministro dell’ambiente Josè Herrera se il governo intenda firmare la convenzione. Ma lo stesso Herrera ha risposto che nove anni fa era stato il governo nazionalista a fare un passo indietro, glissando sulle intenzioni future dell’attuale esecutivo.
Nel 2004 l’Autorità di pianificazione aveva adottato misure per soddisfare i requisiti della Convenzione, conducendo uno studio di valutazione del paesaggio che aveva rilevato come oltre il 51% delle isole maltesi avesse un’elevata sensibilità paesaggistica. Poi, evidentemente, qualcosa è cambiato.
I 39 Stati membri del Consiglio d’Europa che hanno ratificato la Convenzione sono: Andorra, Armenia, Azerbaigian, Belgio, Bosnia-Erzegovina, Bulgaria, Croazia, Cipro, Repubblica Ceca, Danimarca, Estonia, Finlandia, Francia, Georgia, Grecia, Ungheria, Irlanda, Italia , Lettonia, Lituania, Lussemburgo, Moldavia, Montenegro, Paesi Bassi, Norvegia, Polonia, Portogallo, Romania, San Marino, Serbia, Slovacchia, Slovenia, Spagna, Svezia, Svizzera, Repubblica di Macedonia, Turchia, Ucraina, Regno Unito. L’Islanda e Malta hanno invece firmato ma non ratificato la Convenzione.