La lotta all’inquinamento atmosferico è una priorità per la UE, ma diversi Paesi — tra cui Malta — tardano a presentare il proprio programma nazionale di controllo dell’inquinamento atmosferico.
La presentazione del NAPCP, il Programma nazionale di controllo dell’inquinamento atmosferico scadeva lo scorso aprile, fra i Paesi che non lo hanno ancora presentato c’è anche Malta.
Secondo la Commissione europea è essenziale rispettare gli impegni per ridurre le emissioni di CO2 fra il 2020 ed il 2030, una roadmap per la quale è indispensabile rispettare regole e scadenze.
Il rapporto “Qualità dell’aria in Europa” pubblicato dall’Agenzia europea dell’ambiente (EAA) fa una panoramica aggiornata della qualità dell’aria nei Paesi europei, seguendo le due direttive UE basate sulla guida sulla qualità dell’aria dell’OMS, l’Organizzazione mondiale della sanità.
I tre principali inquinanti che danneggiano la salute degli europei sono il particolato (PM), il biossido di azoto (NO2) e l’ozono a livello del suolo (O3).
Secondo i dati della stazione di monitoraggio posizionata a Msida i valori del PM10 nel 2017 erano al di sotto del valore limite annuale, ma erano superiori se confrontati con i limiti stabiliti dalle linee guida della World Health Organisation.
Secondo il rapporto della EAA le morti a Malta nel 2016 riconducibili all’esposizione al PM2.5 sono state 210.
Fonte: independent.com.mt