Il boom di contagi da COVID-19 ha indotto il Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (ECDC) a inserire Malta nella “zona rossa”, ovvero nell’elenco dei Paesi nei quali è preferibile non recarsi. Una notizia pessima che si inserisce in un contesto abbastanza complicato: i contagi sono in crescita progressiva e sull’arcipelago la gestione dell’emergenza sanitaria non è sempre impeccabile, anzi.
Nonostante lo scenario poco felice, il ministro Clayton Bartolo ha dichiarato che la “zona rossa” nella quale Malta è ripiombata non produrrà delle ripercussioni su un settore già fortemente provato dalla pandemia, come dimostrano le centinaia di prenotazioni annullate per aerei e alberghi.
«Il fatto che siamo stati inseriti nella zona rossa dell’ECDC – ha sostenuto Bartolo – non avrà conseguenze dirette sul turismo, soprattutto perché come Paese abbiamo già introdotto misure che richiedono la vaccinazione di tutti i turisti che entrano. Quando è stato necessario, abbiamo cambiato il nostro approccio per salvaguardare la salute della popolazione e per prevenire qualsiasi ipotesi di chiusure».
Per il ministro del Turismo, il governo non ha nulla da rimproverarsi perché ha agito sempre con cautela sia nelle riaperture delle attività commerciali e imprenditoriali, sia nell’accoglienza ai viaggiatori.
Va detto, comunque, che la classificazione dell’ECDC non influisce direttamente sulle regole di viaggio, ma ha solo lo scopo di fornire a chi intende spostarsi maggiori informazioni sui livelli di rischio sanitario.