Nonostante il consumo “domestico” di antibiotici sia diminuito negli ultimi cinque anni, i maltesi sono ancora in cima alla classifica europea in termini di consumo, secondo i dati del Centro Europeo per la Prevenzione e il Controllo delle Malattie.
A Malta si consumano 2,9 dosi al giorno ogni 1.000 persone rispetto a una media europea di 2,1 dosi per 1.000 abitanti, con un minimo di 1 dose su 1000 persone in Olanda.
Questi dati aiutano gli esperti a comprendere la resistenza agli antibiotici in Europa, in quanto è noto come il consumo elevato sia uno dei principali fattori responsabili della resistenza.
Sebbene a Malta la maggior parte dei cicli di antibiotici sia consumata a casa, l’uso di antibiotici negli ospedali è un importante fattore di sviluppo dei batteri multiresistenti responsabili delle infezioni associate all’assistenza sanitaria.
I medici di famiglia a Malta sono impegnati questa settimana in una sessione informativa facente parte del programma di sensibilizzazione delle autorità locali.
Il commissario europeo per la salute e la sicurezza alimentare, Vytenis Andriukaitis, ha notato una crescente resistenza anche agli antibiotici di ultima generazione: «Affrontiamo un futuro spaventoso in cui la chirurgia di routine, il parto, la polmonite e persino le infezioni della pelle potrebbero diventare nuovamente pericolose per la vita. Per preservare la nostra capacità di trattare efficacemente le infezioni negli esseri umani e negli animali, dobbiamo colmare le differenze tra gli Stati membri dell’UE», ha aggiunto.
L’abuso di antibiotici, infatti, non ha solo un effetto negativo sull’individuo che li consuma, ma influenza le farmaco-resistenze a livello globale.