Al momento attuale, Il sistema legale maltese consente la prescrizione in caso di reati sessuali su minori, a decorrere dal momento in cui la vittima raggiunge la maggiore età. Un recente rapporto su casi preoccupanti di colpevoli sfuggiti alla pena scatena la necessità di intervenire sulla normativa.
Purtroppo è noto come spesso le vittime di pedofilia non parlino, e le famiglie non denuncino in tempo.
Questo certo non per poco desiderio di giustizia, quanto piuttosto per altri fattori quali l’imbarazzo sociale e il timore dello scandalo, che finisce per costringere al silenzio chi subisce l’abuso.
Questo fattore è se possibile ancora più forte in un paese di piccole dimensioni come Malta, dove una chiacchiera può viaggiare molto veloce. Cionondimeno il danno è permanente. Poi gli anni passano, si diventa più forti, anche se si portano cicatrici indelebili. Ed è lì che si decide di denunciare. Ma col sistema attuale, è spesso troppo tardi.
Il Ministro della famiglia Michael Falzon intende rimuovere il limite di tempo quando l’abusato era minorenne al momento della molestia.
Alcuni casi di pedofilia hanno evidenziato le pecche nel sistema
Un articolo pubblicato la scorsa settimana citava una serie di organismi, i quali chiedevano la rimozione del limite di tempo in caso di abusi su minori, per il semplice motivo che le vittime parlano solo dopo diversi anni.
Hanno fatto discutere alcuni casi di sacerdoti implicati in vicende di pedofilia nel paese. In particolare, l’ex arciprete Eucharist Sultana di Xaghra, il quale avrebbe approfittato sessualmente di un chierichetto per quattro anni.
Il Vaticano ha riconosciuto gli abusi e gli ha vietato di esercitare le sue funzioni di ministro di culto e l’amministrazione dei sacramenti. Tuttavia Sultana ha potuto beneficiare della prescrizione e non ha mai dovuto affrontare un tribunale.
Sconosciuti i nomi degli altri due sacerdoti, non rivelati per ordine del tribunale, che avrebbero abusato sessualmente di un altro chierichetto tra il 2003 e il 2005. Uno degli accusati avrebbe anche portato a termine uno stupro sul minore.
La Commissione per la salvaguardia della Chiesa, la Fondazione Lisa Maria e l’Associazione maltese degli assistenti sociali sono state unite nel loro appello per la rimozione del limite di tempo per gli abusi sessuali sui minori.
Il capo della Commissione Andrew Azzopardi ha dichiarato che annullare la prescrizione non sarebbe abbastanza se non si aggiungono altre misure.
“Il sistema di giustizia penale deve essere incentrato sui minori e informato sugli effetti del trauma. Gli avvocati che inviano lettere minatorie per cercare di mettere a tacere le vittime dovrebbero essere disciplinati dai tribunali e dalla Camera degli avvocati.
“I media dovrebbero anche essere molto cauti nel citare dettagli specifici di abuso. Mentre alcune vittime potrebbero essere incoraggiate a farsi avanti per raccontare la loro storia, altre si nasconderanno ulteriormente, per non essere rivelate”, ha detto Azzopardi.
E adesso la musica potrebbe cambiare spartito.
E’ necessario che il sistema cambi. Che sia il carnefice a doversi vergognare, a temere che la verità venga fuori. Non la vittima.
“Ho letto questo rapporto e vorrei dichiarare pubblicamente che sono a conoscenza di tutto ciò che è stato detto”. Ha affermato Falzon dopo averne preso visione.
In qualità di ministro responsabile per il benessere dei bambini, Falzon intende comunicare col ministro della giustizia Edward Zammit Lewis. Ha aggiunto: “Sono anche pronto a discutere con tutti coloro che lavorano sul campo per garantire che giustizia sia fatta”.