«Malta è piena di sporcizia, trasandatezza e indiani», il pensiero espresso dal portavoce dell’istruzione del Partito Nazionalista, Justin Schembri, che nelle ultime ore è andato incontro alla condanna delle Ong che ogni giorno si occupano di diritti umani.
Una posizione scritta sotto un post Facebook di ONE News ritraente il Primo Ministro Robert Abela mentre incontrava il personale del dipartimento di pulizia e di Project Green e che, nonostante il polverone sollevato, non ha trovato passi indietro ma solo conferme da parte del portavoce dell’istruzione nazionalista, prima sul proprio profilo Facebook dove ha affermato di non temere di «dire la verità» poi ai microfoni del Times of Malta dove ha indicato il governo come il principale colpevole di «aver trasformato Malta in una discarica».
Non è la prima volta che le frasi di Schembri entrano nel mirino delle Ong: già nel 2019 avevano fatto scalpore le lodi alla politica contro l’immigrazione del leghista Matteo Salvini definita «sensata per fermare questo traffico e non essere complici di questa ondata di criminalità organizzata» e il conseguente rifiuto del leader del carroccio di accogliere migranti nei porti italiani, così come la polemica sulla partecipazione dei bambini all’evento Dancing with Pride a Valletta lo scorso giugno.
Tra le Ong passate all’attacco, Repubblika ha etichettato le parole del nazionalista come «deumanizzanti, discriminatorie, razziste, nonché una minaccia esplicita», condannando la scelta di paragonare un’etnia alla «sporcizia» e insistendo sul fatto che un simile commento frutto dell’ignoranza e del pregiudizio esprima come «i razzisti non debbano avere un ruolo politico in una democrazia».
Frasi andate incontro alla disapprovazione del direttore di aditus foundation, Neil Falzon, che esortando le dimissioni di Schembri a seguito di un discorso così «razzista, ripugnante e dannoso per il tessuto della società» ha invitato il leader del PN, Bernard Grech, a prendere una posizione ufficiale sulle esternazioni del “suo” portavoce dell’istruzione.
Un’uscita criticata aspramente anche da Rebecca Buttigieg che ha descritto come «populiste» le frasi di Schembri, tracciando inoltre quella che secondo il ministro per l’uguaglianza sarebbe la posizione del PN sui lavoratori stranieri: «non li considera nemmeno persone, figuriamoci quanto è disposto a proteggerli dallo sfruttamento».