Hai un figlio o un parente disabile oppure affetto da una malattia incurabile? La colpa sarebbe del peccato originale, almeno secondo il pensiero della cantante gospel Phyllisienne Brincat, intervenuta qualche giorno fa nel dibattito a tema religione lanciato dal programma televisivo di TVM “Popolin”.
L’improbabile ragionamento della Brincat, arrivato in un primo momento a telecamere spente, addossa al peccato originale commesso da Adamo ed Eva il motivo per il quale gli essere umani si ammalano o nascono con patologie gravi. Una frase che ha spinto il conduttore del talk show maltese, Quinton Scerri, a chiedere all’autodefinitasi devota cristiana di ripetere quanto detto mentre non erano in diretta.
Un’occasione per redimersi mancata clamorosamente anche in quel caso dalla donna che, già nel 2019 era finita bersaglio di critiche dopo aver pubblicato un video in cui intendeva dimostrare la definitiva “guarigione” di un bambino dall’autismo.
«Una coppia che ha un figlio disabile è colpa del peccato originale? Così è scritto e si tramanda di generazione in generazione. Quando nasciamo siamo sotto il marchio di Satana perché il mondo è diventato maledetto una volta nato il peccato»
Dopo queste affermazioni, la stessa Brincat ha poi tentato di avvalorare le sue idee spiegando di avere una sorella affetta dalla sindrome di Down, facendo sorgere la domanda spontanea del conduttore di TVM che le ha chiesto, anche in questo caso, a cosa fosse dovuta la condizione. «Dal peccato di Adamo!», ha chiosato con convinzione la cantante.
Dichiarazioni che non sono passate di certo inosservate, in particolare alla Commissione per i diritti delle persone con disabilità che, attraverso un comunicato rilasciato su Facebook, ha così commentato le parole della donna:
«L’idea che la disabilità sia collegata ai peccati delle generazioni precedenti è, come ha giustamente sottolineato Callus nello stesso programma, completamente offensiva e porterà solo a un’ulteriore stigmatizzazione dei portatori di handicap. Il settore della disabilità ha fatto molta strada staccandosi da idee antiquate come queste ed a queste persone che ne soffrono dovrebbe essere portato il rispetto a cui hanno diritto in quanto cittadini uguali»
In poche ore le frasi rilasciate da Phyllisienne Brincat hanno inevitabilmente fatto il giro dei social, imbarazzando e facendo infuriare parecchie persone, compreso il ministro per le Pari opportunità, Julia Farrugia Portelli, che ha definito l’intervento della donna “disgustoso”, mosso da “fanatismo religioso”. Pure la PBS ha condannato le dichiarazioni di Brincat e preso le distanze dall’accaduto, definendolo «contrario ai valori promossi e praticati dall’emittente pubblica nazionale».
Da altre parti sono arrivate anche diverse attestazioni di affetto da coloro che ogni giorno vedono il “bene” anche nella avversità delle malattie e delle disabilità, senza mantenere una visione distorta e alquanto bigotta che, al contrario, sembra dipingerli come conseguenza del male dell’umanità.
Un ragionamento che, ovviamente, poco ha a che vedere con la dottrina cattolica, anche la più radicale, nonostante il pensiero di Brincat.