In seguito all’articolo pubblicato ieri sulla reintroduzione delle ganasce come strumento per effettuare il fermo amministrativo dei veicoli con targa estera, numerosi lettori hanno protestato presso questo giornale per quella, che a loro avviso, è una violazione comunitaria.
A quanto sembra, nonostante il comunicato stampa di Transport Malta faccia riferimento alla violazione di mantenimento delle targhe oltre i 7 mesi consentiti dalla legge, l’uso delle ganasce andrebbe a colpire qualsiasi vettura con targa estera trovata in contravvenzione.
In buona sostanza per la stessa violazione del codice della strada, per esempio un parcheggio fuori dalle strisce bianche, una vettura immatricolata localmente e con targhe maltesi paga 23 euro di multa, mentre una vettura con targa comunitaria (appartenente magari a un turista) paga 23 euro + 180 euro per la rimozione delle ganasce.
Vista in questo modo la violazione delle norme comunitarie è palese: disparità di trattamento tra cittadini maltesi (o con vettura immatricolata a Malta) e cittadini comunitari (o con vettura immatricolata in UE).
Questo giornale ha posto la questione a Transport Malta, per avere conferma della modalità operativa dell’utilizzo estensivo delle ganasce, ma al momento non ha ancora ricevuto risposta.
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AGGIORNAMENTO: nella mattina di mercoledì 2 agosto Transport Malta ci ha fatto sapere che il blocco con le ganasce sarà applicato a tutte le autovetture con targa estera parcheggiate sulla doppia striscia gialla, davanti a un garage, una fermata del bus o simili irregolarità.