Per ogni cinque sigarette fumate a Malta lo scorso anno una è stata contraffatta o è arrivata di contrabbando: lo ha rivelato un recente studio della società di revisione KPMG, evidenziando come l’arcipelago abbia avuto uno dei tassi più elevati di scambio illecito in Europa, cresciuto del 70 per cento rispetto al 2015.
Secondo il rapporto, il commercio di sigarette sul mercato nero è costato nel 2016 circa 19 milioni di euro in entrate fiscali non riscosse. Malta è stato anche indicato come paese di transito, attraverso il quale sono passate grandi quantità di sigarette illegali da esportare in paesi dove il tabacco è più caro: esempi sono il Regno Unito e la Francia, dove il prezzo medio per un pacchetto di 20 sigarette è rispettivamente di 8,86 e di 6,76 euro, mentre il prezzo medio locale è di € 5,25 euro.
La settimana scorsa, la Dogana ha annunciato l’avvio di una grande operazione di contrasto al mercato nero per le sigarette di contrabbando, disponendo controlli in negozi, circoli privati e persino in alcune residenze private “sospette”, dove vivono commercianti autorizzati.
Nel comunicato che ha annunciato l’operazione anti-contrabbando, le dogane hanno scelto di soffermarsi su quattro marche di sigarette che sono state contraffatte nel paese: Business Royals, American Legend, Manchester e Tradition. Il primo risultato dell’indagine è arrivato due settimane fa, con l’arresto di un contrabbandiere, che dovrà trascorrere sei mesi in prigione e pagare una sanzione pecuniaria di 13.082 euro.
Come se non bastasse, all’inizio del mese scorso i funzionari di sicurezza aeroportuale hanno sequestrato 120 cartoni (24.000 sigarette) da un passeggero in arrivo da Istanbul.
Il rapporto KPMG ha precisato che le sigarette di contrabbando, frutto della maggior parte delle attività illecite legate alla vendita tabacco, sono veri e propri prodotti destinati al commercio legale, ma che vengono poi smaltiti illegalmente in un mercato per il quale non sono originariamente destinati. Le sigarette contraffatte sono invece prodotte senza l’autorizzazione del titolare del marchio. Lo stesso rapporto ha individuato Malta come un punto di entrata importante per altri mercati dell’UE, e ciò potrebbe spiegare l’aumento delle sigarette irregolari scoperte sull’isola.