Malgrado la lunga estate rovente dello scorso anno che ha messo in ginocchio il Paese chiamato a fronteggiare temperature record senza l’ausilio dell’energia elettrica e malgrado le promesse del governo che aveva scongiurato il ripetersi dell’incubo con «investimenti senza precedenti» nell’infrastruttura elettrica di Malta, il problema blackout persiste e ogni giorno colpisce diverse cittadine. Ieri sera e questa mattina è stato il turno di San Lawrenz, Ghasri, Gharb e Kercem a Gozo e poi Gzira, Msida, San Gwann e St. Julian’s a Malta.
Nelle scorse ore, infatti, come si apprende tramite il profilo Facebook di Enemalta, a Gzira si sono verificati due guasti sui cavi da 33kv che sono parte integrante della rete di distribuzione nell’area, mentre a Gozo si sono sviluppati tre guasti su cavi da 11kV a Ghasri, che forniscono elettricità alle aree vicine. «Laddove tecnicamente possibile, Enemalta sta utilizzando fonti di energia alternative fino a quando non saranno riparati questi guasti» scrive l’Ente, aggiungendo che «la fornitura di energia elettrica in alcune zone di St. Julian’s, Gzira, Ghasri, Gharb, San Lawrenz e Kercem sarà ripristinata una volta completati i lavori».
Mentre sui social continuano i messaggi di indignazione postati da cittadini infuriati dai disagi, alcuni dei quali senza elettricità da 17 ore, il ministro ombra per la famiglia e i servizi sociali, Albert Buttigieg, ha ironizzato sulla situazione consigliando la lettura di un libro «utile a tutti e acquistabile dal ministro Miriam Dalli» dal titolo “Vivere senza l’energia elettrica”. In un post successivo, Buttigieg ha inoltre invitato Dalli a dimettersi, poiché «ha dimostrato di non essere competente in materia», dopo aver «già fallito miseramente in altri settori come a Balluta Bay, spiaggia chiusa al pubblico dal 24 maggio». Una situazione questa – afferma – che «non solo conferma l’arroganza di Miriam Dalli, ma anche la mancanza di leadership di Robert Ablea nel buon governo».
La lettura di un buon libro è stata ironicamente consigliata nei giorni scorsi anche da Jordan Galea Pace, vicesindaco di Swieqi, che ne ha distribuiti alcuni ai cittadini del posto rimasti al buio a inizio settimana, visto che «questa sembra essere l’unica “soluzione” da parte del governo». Galea Pace si è poi rivolto al ministro Dalli dichiarando di averne conservato «uno speciale solo per lei» intitolato “Qabża Oħra ta’ Kwalità” (“Un altro salto di qualità”), mentre a Enemalta ha suggerito di leggere “Shine Your Light?” (“Fai risplendere la tua luce”).
I blackout colpiscono anche le feste di paese, come quella di ieri a Santa Venera. A testimoniarlo è Darren Carabott, parlamentare nazionalista ritratto nella foto postata sui social a lume di candela e accompagnata da una frase, sempre ironica: «In linea con la nuova moda: ricevimento di festa al kazin e la luce si spegne».
In linea con lo spirito quasi di rassegnazione di fronte a una situazione tanto inaccettabile quanto surreale nel mondo civilizzato, alcuni cittadini hanno deciso di tramutare il disagio in un’opportunità per creare ancora più spirito di comunità. È quanto accaduto due giorni fa alla festa di paese di Sannat, dove il videomaker Bradley Farrugia ha immortalato l’esatto momento in cui la statua di Santa Margherita veniva portata fuori dalla nicchia ed improvvisamente l’oscurità si impadroniva della chiesa. Un momento che avrebbe scoraggiato chiunque, ma non gli abitanti del posto che armati di torce dei telefonini hanno illuminato la scena creando un «momento genuino e spontaneo». «Mi ha affascinato vedere gli abitanti di Sannat continuare a cantare con più forza ed energia mentre illuminavano comunque la Chiesa come potevano» è il commento del videomaker che è riuscito ad immortalare questo suggestivo momento.