Inizia a “scricchiolare” il sistema di riciclo tramite il pagamento delle bottiglie riconsegnate dai cittadini. Un’attività commerciale di Qormi ha infatti comunicato l’interruzione del ritiro dei contenitori a partire da maggio paragonando l’iniziativa del “Beverage Container Refund Scheme” (BCRS) a una vera e propria truffa.
Motivo? I gestori di “Ta’ Ganza” sostengono di aver ricevuto una lettera riguardo ad alcuni cambiamenti nelle modalità di raccolta a partire dal primo maggio, quando il sistema pare aver iniziato a prendere in carico gratuitamente solamente cinquanta sacchi al mese, mentre tutta l’eccedenza sarà soggetta a tassazione. In sostanza, per ridare le bottiglie vuote consegnate dai clienti, l’esercente dovrà pagare per lo smaltimento.
Non solo: pare pure che gli addetti alla gestione del BCRS abbiano iniziato a rifiutare un gran numero di bottiglie, nonostante il negozio abbia già provveduto a rimborsare i clienti di 10 centesimi al pezzo. Questo sarebbe dovuto alle cattive condizioni dei contenitori, rinvenuti schiacciati o con il codice a barre illeggibile. Una circostanza però smentita dai negozianti, che affermano di aver controllato personalmente alcuni sacchi, e di aver trovato pochissime bottiglie non conformi alle richieste.
«È una truffa totale» chiosa su Facebook l’esercente, «Ora riceviamo 1 centesimo per ogni bottiglia raccolta, spendendo 1,25 euro ogni settimana per un quaderno dove scrivere la quantità di bottiglie vuote raccolte. Paghiamo inoltre un dipendente per assistere i clienti, per vederci sempre rifiutare una grossa quantità di bottiglie per cui abbiamo già pagato i clienti. Siamo qui per servirvi, ma stiamo perdendo un sacco di soldi con questo sistema».
«È un’attività che ci porta via molto tempo» ha dichiarato la titolare dall’attività Diane Curmi a Times of Malta, aggiungendo: «scansioniamo ogni singola bottiglia, assicurandoci che siano integre e che vengano messe correttamente nei sacchi. Poi però su ogni fattura che riceviamo ci ritroviamo decine di bottiglie non conformi, in alcuni casi anche 200. Abbiamo deciso quindi di controllare, trovando davvero pochissimi pezzi non adatti al conferimento».
Secondo quanto emerso, da maggio il programma prevede inoltre il dimezzamento del premio destinato ai commercianti, portato a un solo centesimo per ogni contenitore ritirato dal BCRS. Per mantenere il rimborso di 2 centesimi, i commercianti sarebbero vincolati a conferire ogni singola bottiglia personalmente, recandosi presso le sedi dell’azienda o inserendole in uno dei contenitori automatici sparsi per l’arcipelago.
Da qui, la decisione di interrompere completamente il servizio: «Non è stata una decisione facile, perché scontenterà i nostri clienti – ha concluso Curmi – ma il sistema non funziona, e noi non possiamo continuare a perdere soldi».