Una scioccante ricerca conclusasi di recente ha stabilito che l’inquinamento atmosferico ha maggiore incidenza mortale della nicotina.
Gas di scarico di auto e camion, polveri sottili provenienti da siti edilizi, ciminiere di smaltimento industriali e gas serra sono ogni anno colpevoli della morte di 8,8 milioni di persone all’anno.
Lo studio, riportato da svariate testate locali e commentato dall’Istituto Mondiale di Sanità, ha stabilito che tale emergenza supera numericamente le morti annue dovute al tabagismo.
Per quanto riguarda l’arcipelago maltese, è stato calcolato che l’inquinamento atmosferico sia stata causa di più di 570 morti annue.
La ricerca, effettuata presso il centro medico universitario di Mainz, è basata su una simulazione comprendente densità di popolazione e cause dei decessi.
Il risultato ha stabilito che in Germania muoiono 124 mila persone all’anno per via dell’inquinamento atmosferico, 81 mila in Italia ed oltre 63 mila nel Regno Unito.
Le morti per arresto cardiaco, ictus e problemi respiratori riconducibili all’inquinamento sono molto superiori alle aspettative.
Nella sola Europa i decessi collegati all’inquinamento atmosferico sfonda la soglia delle 800 mila unità, abbassando contemporanemante l’aspettativa di vita di 2 anni.
Nel 2017, uno studio in materia effettuato dal’Università di Malta ha stabilito che la maggior fonte d’inquinamento è localmente attribuibile ai gas di scarico dei mezzi di trasporto.