Sono tornati a fare appello al Procuratore Generale i manifestanti che nel pomeriggio di venerdì si sono dati appuntamento a Valletta, fuori dall’ufficio di Victoria Buttigieg, per chiederle di revocare immediatamente le ingiuste accuse mosse contro Abdalla, Amara e Kader, noti come gli “El Hiblu 3”, fermi in un “limbo legale” da oltre quattro anni.
Abdalla, Amara e Kader arrivarono a Malta nel 2019 agendo come mediatori e traduttori sull’imbarcazione El Hiblu 1, contribuendo ad evitare il respingimento illegale di 108 migranti verso la Libia e a calmare una situazione tesa in mare. Avevano solo 15, 16 e 19 anni. «Ma invece di premiare il loro coraggio – sottolineano i manifestanti, tra i quali era presente anche Marie-Louise Coleiro Preca, Presidente Emerito di Malta – le autorità maltesi li hanno accusati di vari reati che potrebbero costare loro l’ergastolo».
Nuove prove emerse sul caso mettono in dubbio uno dei principali testimoni presentati dall’accusa, Salah El Hiblu, il proprietario della petroliera che ha soccorso i migranti, accusato di contrabbando di cocaina in Spagna dove ha evitato di comparire in tribunale per testimoniare.
«Questi eventi gettano dubbi sul suo carattere, la sua credibilità e quindi sulla sua testimonianza, confermando ciò che i tre giovani ed altri testimoni presenti sull’imbarcazione dichiararono fin dall’inizio: Abdalla, Amara e Kader non hanno commesso alcun reato! Anzi, hanno evitato una situazione potenzialmente pericolosa quando le persone erano pronte a gettarsi in mare piuttosto che tornare in Libia. Le autorità non hanno trovato alcuna prova di violenza o armi a bordo» hanno affermato le persone presenti a Valletta, evidenziando come la lettera aperta consegnata al Procuratore Generale già nel settembre 2022 sia arrivata oggi a totalizzare 1.300 sottoscrizioni da parte di individui e organizzazioni.
Tra i firmatari figurano Marie-Louise Coleiro Preca (Presidente Emerito di Malta), la dottoressa Yana Mintoff (Association for Justice, Equality and Peace), la dottoressa Maria Pisani (Responsabile del Dipartimento di Studi sulla Gioventù dell’Università di Malta), oltre a 10 membri del Parlamento Europeo, membri di spicco della Chiesa Cattolica a Malta e una serie di altri individui. La lettera ha ricevuto il supporto di numerose organizzazioni a Malta e a livello internazionale, tra cui Amnesty International e l’European Council of Refugees and Exiles (ECRE).
«Nonostante sia stata consegnata al Procuratore Generale otto mesi fa, quest’ultima non ha ritenuto opportuno rispondere alla nostra lettera aperta» motivo per il quale una fetta di sottoscrittori ha deciso di darsi appuntamento lo scorso venerdì a Valletta, fuori dall’ufficio di Victoria Buttigieg chiedendo ancora una volta di porre fine all’incertezza che Abdalla, Amara e Kader stanno affrontando. «È giunto il momento di ritirare le accuse. Liberare gli El Hiblu 3!».
La manifestazione è stata organizzata congiuntamente dalle Ong Association for Justice, Equality and Peace, African Media Association Malta, Alleanza Kontra l-Faqar, Blue Door Education, Humanists Malta, Integra Foundation, Jesuit Refugee Services Malta, Kopin, Malta LGBTIQ Rights Movement, Migrant Women Association Malta, Moviment Graffitti, Office of the Dean – Faculty of Education, Office of the Dean – Faculty for Social Wellbeing, Repubblika, SAR Malta Network, SPARK15, The Critical Institute, Womens Rights Foundation.