Quattro leoni e una pantera sembrano trovarsi rinchiusi illegalmente e in «terribili condizioni» all’interno di una struttura collocata in una sorta di fattoria nella periferia di Naxxar, secondo quanto riferito da Vuci ghall-Annimali che ha dichiarato di aver segnalato l’accaduto al Dipartimento veterinario (VRD) già venerdì 27 dicembre.
I volontari hanno aggiunto che, a detta di alcune fonti, gli animali non avrebbero ricevuto cibo per diversi giorni, prima che a quanto pare il proprietario sia stato costretto a farlo ieri sera, mentre sul posto sono intervenuti gli ufficiali del Dipartimento, dell’ERA e della Protezione Civile, con la polizia impegnata a presidiare l’area giorno e notte in attesa che si trovi una soluzione. Gli animali non sembrano essere stati confiscati e c’è il rischio concreto che non verranno ricollocati altrove neanche in seguito.
«La domanda principale ora è come verranno accuditi questi grandi felini, dato che il governo non ha fatto nulla in termini di prevenzione, rispetto delle leggi ma anche di emergenza per prepararsi a una situazione come questa» si legge nello sfogo pubblicato dall’associazione via Facebook, che incalza: «Oltre alla mancanza di risorse, questo dimostra quanto gli animali siano all’ultimo gradino delle priorità».
Sempre a detta degli attivisti, pare che il governo abbia dovuto sollecitare il proprietario degli animali a dare loro da mangiare, anche se chiaramente questo non basta a risolvere un problema generalizzato legato al benessere degli animali che parte dalle colonie di felini fino ai grandi esemplari esotici.
«Questo è un problema serio e mostra quanto gli interessi economici prevalgano sul benessere degli animali» affermano gli attivisti, promettendo che «continueremo a vigilare per assicurarci che questi animali non vengano uccisi». Nel frattempo sembra che sia la polizia che il VRD siano a conoscenza dell’identità del proprietario dei felini in questione, che non corrisponde a quello della fattoria.
(photo credits: frame video Facebook / Vuci ghall-Annimali)
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