Le aziende affrontano in modo diverso la sfida del coronavirus: dal lavoro a distanza alla quarantena preventiva a un intensificato regime igienico-sanitario.
Anche se a Malta non ci sono ancora casi conclamati di Coronavirus, molte società pubbliche e private hanno iniziato a prendere misure precauzionali per prevenire la diffusione del temuto virus.
La Deloitte, che si occupa di consulenza aziendale, ha chiesto al personale di rientro dall’Italia di lavorare da casa per le prossime due settimane.
Tutte le industrie che richiedono la presenza fisica dei lavoratori nei reparti o in catena di montaggio, non possono ovviamente optare per il lavoro a distanza.
Un portavoce della STMicroelectronics in una dichiarazione ha rassicurato che la società sta seguendo da vicino la situazione:
«Per massimizzare la prevenzione delle infezioni e supportare i nostri dipendenti e le loro famiglie, abbiamo distribuito forniture e istruzioni specifiche sull’igiene personale e consigli di viaggio, stiamo inoltre seguendo le direttive emesse dalle autorità locali e dall’Organizzazione mondiale della sanità».
La Toly Products che si occupa di confezionare cosmetici e che ha ben 400 dipendenti, ha comunicato che al momento nessuno di loro è stato sottoposta a quarantena preventiva.
L’azienda ha però intensificato il suo regime di pulizia, ed informato tutti i dipendenti delle pratiche igieniche atte a prevenire la diffusione del Coronavirus.
Fonti interne a una grossa società alimentare hanno riferito al quotidiano Times of Malta che, sebbene non siano state prese decisioni definitive, sono in corso discussioni su come affrontare la possibilità di quarantena.
«Quando si tratta di qualità, siamo molto cauti. I lavoratori passano già attraverso un alto livello di misure di sicurezza quando lavorano con il cibo – indossando maschere, retine per capelli, guanti e indumenti speciali. Per i nostri prodotti, è fondamentale, quindi ne stiamo parlando e ci teniamo informati».
Fonte: Times of Malta