La storica Torre di Xlendi, situata sull’isola di Gozo, è stata riaperta al pubblico dopo un complesso ed accurato progetto di restauro.
La cerimonia di inaugurazione è stata presieduta dal ministro per Gozo Clint Camilleri, dal Segretario Parlamentare per i Fondi Europei Chris Bonett e dalla Segretaria Parlamentare per il Governo Locale Alison Zerafa Civelli, insieme al Sindaco di Munxar Damien Spiteri. Il progetto di restauro, del valore di 355.000 euro, è stato cofinanziato con fondi europei.
Costruita nel 1650 nel periodo del Gran Maestro Lascaris, la Torre di Xlendi rappresenta una delle strutture più antiche e significative dell’isola di Gozo. Durante il restauro sono stati portati alla luce diversi affreschi che ritraevano un crocifisso, una chiesa e dei candelabri, che sono stati accuratamente preservati dalle squadre di restauratori. Questi preziosi reperti storici si aggiungono al fascino intrinseco della torre, che si stima attirerà circa 10.000 visitatori ogni anno, contribuendo all’arricchimento del patrimonio culturale del territorio.
Il ministro Camilleri ha sottolineato l’importanza di questo restauro per la preservazione del patrimonio storico gozitano e per il potenziamento dell’offerta turistica dell’isola che ha come obiettivo quello di attrarre sempre più turismo di qualità ed al contempo stimolare l’economia locale. Per questa ragione, saranno presto avviati ulteriori progetti e nuovi investimenti che porteranno ad un ulteriore sviluppo dell’isola ed alla valorizzazione delle sue risorse.
Secondo Bonett, che ha elogiato l’importante contributo per il progetto ottenuto in parte dai fondi europei e dalla collaborazione con il Consiglio Locale di Munxar, il restauro della Torre di Xlendi avrà un impatto positivo sul turismo a Gozo, che si rifletterà in maniera importante sul flusso turistico annuale.
L’obiettivo – come ricordato da Zerafa Civelli – è quello di preservare il patrimonio culturale per le generazioni future che, nel caso della Torre di Xlendi, andrà a beneficio non solo dei turisti, ma anche alla comunità locale, trasformando la torre in una nuova attrazione per i gozitani, i maltesi ed i visitatori di Xlendi.