Insorgono le ONG di Gozo, coese contro il via libero fornito dall’Autorità di Pianificazione per la demolizione parziale di una antica casa/museo situata a Xewkija, che verrà presto inghiottita da un nuovo complesso residenziale composto da 32 appartamenti.
Il secolare ed incontaminato edificio che sarebbe potuto diventare un museo di architettura tipica gozitana, aveva ricevuto il sostegno della Soprintendenza ai Beni Culturali che, in un primo momento aveva contestato il progetto edificatorio proposto da un gruppo di noti costruttori gozitani, suggerendo minimi interventi con l’obiettivo di conservare la struttura nella sua interezza.
In seconda battuta la Soprintendenza ha anche chiesto un’ulteriore revisione della proposta proprio per evitare che il casale venisse sovrastato dalle strutture circostanti con conseguente perdita del valore storico.
Ma ciò non è servito perché a quanto pare ad inceppare la macchina burocratica si è messa di mezzo una controversa sovrapposizione di domande che ha portato l’Autorità di Pianificazione a respingere inizialmente la domanda presentata dai costruttori, per poi accogliere il ricorso ed accettare la proposta del progetto in seconda battuta, nonostante le valutazioni contrarie della Soprintendenza.
In totale disaccordo le ONG Din L-Art Ħelwa Għawdex, Għawdix e Wirt Għawdex, che al fine di tutelare il patrimonio storico culturale gozitano, stanno percorrendo ogni via legale possibile, esortando la Soprintendenza ai Beni Culturali affinchè intervenga nei confronti dell’Autorità di Pianificazione e del governo.
Le Organizzazioni hanno anche invitato i costruttori a “sviluppare senso civico” e rinunciare alla demolizione del casale nel rispetto del patrimonio culturale di Gozo.
«Invitiamo tutti a guardare le foto degli aspetti esterni ed interni di questo bellissimo e vecchio edificio che deve essere conservato e protetto, non ridotto in macerie da un’Istituzione governativa creata per proteggere, non per distruggere il Paese» si legge nel post Facebook condiviso dalle ONG.
Tuttavia, giovedì mattina, come riportano i media locali, sembrano essere stati avvistati sul luogo uomini e macchinari pesanti in azione.