Nel 2023, Malta ha registrato un aumento significativo nel numero di persone che cercano aiuto per uscire dal tunnel della droga, in particolare della cocaina. Secondo il Rapporto Nazionale sulla Situazione della Droga, il 41% di tutte le richieste di cure per dipendenze ha riguardato questa sostanza, con il 68% dei pazienti che hanno dovuto rivolgersi più di una volta ai servizi di riabilitazione.
Complessivamente, circa 2.300 persone hanno chiesto supporto per problemi legati alla droga, con l’eroina che resta la principale sostanza a creare dipendenza, seguita proprio dalla cocaina. Il 90% dei richiedenti aiuto erano cittadini maltesi, segno che il problema non è circoscritto a gruppi ristretti della popolazione, ma colpisce trasversalmente l’intera società.
L’allarme droga non si ferma solo all’aumento delle dipendenze: parallelamente anche i sequestri di sostanze stupefacenti nel 2023 sono stati particolarmente rilevanti, con 493 chili di cocaina e 154 chili di cannabis confiscati. Inoltre, il livello di purezza della cocaina è aumentato fino al 57%, mentre quello dell’eroina è sceso al 16%. Questo potrebbe spiegare l’incremento di emergenze mediche e di decessi legati all’uso di stupefacenti, anche se è bene considerare che i sequestri più ingenti vengono effettuati al Malta Freeport, dove la droga arriva ancora pura prima di essere tagliata con altre sostanze per lo spaccio sul mercato locale.
I dati sulle vittime delle dipendenze restano preoccupanti: 1.266 persone sono finite in pronto soccorso per reazioni avverse alla droga, 18 i decessi registrati, di cui 13 causati dalla cocaina e 5 dall’eroina. La maggior parte aveva più di 40 anni.
Di fronte a questa emergenza, il governo ha commissionato uno studio tra il laboratorio di Tossicologia e quello di Mortalità dell’ospedale Mater Dei, con il contributo del Drug Focal Point di Malta, per comprendere meglio le cause dell’aumento delle morti legate all’abuso di droghe.
Il ministro per le Politiche Sociali e i Diritti dell’Infanzia, Michael Falzon, ha sottolineato l’importanza di un intervento a tutto campo: «Il problema della droga non colpisce solo alcune aree o fasce sociali specifiche. Dobbiamo affrontarlo con una politica globale, che comprenda prevenzione, assistenza a lungo termine e supporto sia per i pazienti che per le loro famiglie».
L’impegno delle organizzazioni come Sedqa, Caritas e OASI resta fondamentale nella lotta contro la dipendenza, offrendo programmi di riabilitazione e supporto a chi sceglie di uscire dal tunnel della droga.
(photo credits: DOI / Alan Saliba)
Il Corriere di Malta è anche su WhatsApp. Basta cliccare qui per iscriverti al canale e rimanere sempre aggiornato