Dopo la storica Amerigo Vespucci, a Malta approda un’altra nave battente bandiera italiana, questa volta ben più “moderna”. Si tratta della “Federico Martinengo”, fregata della Marina Militare Italiana, varata nel 2017 e approdata a Valletta Waterfront lunedì 19 settembre, secondo il comunicato diffuso questa mattina dall’Ambasciata d’Italia a Malta.
E proprio nella giornata di martedì 20 settembre la Martinengo è stata raggiunta dall’Ambasciatore italiano a Malta, Fabrizio Romano, per il saluto a tutto l’equipaggio della nave, che rimarrà ormeggiata al Pinto Wharf fino a giovedì 22 settembre.
La sua presenza sarà inoltre un’ottima occasione per tutti gli amanti della Marina e delle navi da guerra in generale: la Federico Martinengo sarà infatti aperta al pubblico martedì 20 settembre dalle 15:30 alle 18:00 e mercoledì 21 settembre, dalle 9:00 alle 11:00 e dalle 15.30 alle 18:00. All’interno sarà obbligatorio l’uso della mascherina FFP2.
La nave è intitolata Federico Carlo Martinengo, contrammiraglio caduto in guerra il 9 settembre del 1943 al largo dell’isola di Gorgona, mentre era al comando di una vedetta antisommergibile impegnata in uno scontro con la marina tedesca.
A livello tecnico, la Martinengo è dotata di un cannone a prua da 127/64 mm per interdizione navale e in grado di colpire sia obiettivi terrestri a lungo raggio che aerei. A poppa è invece installato un secondo cannone da 76/62 mm e due mitragliere OTO/Oerlikon GBM-AO1 da 25/80 mm.
A bordo sono presenti 8 missili Teseo Mk2/A, capaci di contrastare altre navi e colpire obiettivi terrestri fino a 180 chilometri di distanza e 16 celle VLS Sylver A50 per l’autodifesa e la difesa antiaerea e antimissile. Per contrastare eventuali attacchi da sommergibili sono invece presenti 6 tubi lanciasiluri, composti da due sistemi tripli. Il sistema antisommergibile è infine completato da un sistema antisiluro SLAT.
Sulla nave sono anche montati 2 lanciarazzi SCLAR-H, sistema di lancio multiplo prodotto dalla Breda Meccanica Bresciana, utilizzato in larga misura per il lancio di falsi bersagli.
Le navi militari Italiane che approdano a Malta iniziano ad essere troppe. Una volta salpata Nave Martinengo la si finisca qui. La propaganda bellica travestita da pseudo turismo non piace. Soprattutto con venti di guerra che hanno iniziato a spirare sul serio.