In occasione della Festa dei Lavoratori, Isabelle Bonnici, madre di Jean Paul Sofia, si è recata a Msida, dove ha deposto una corona di fiori ai piedi del Monumento ai Lavoratori, con un biglietto: “Per JeanPaul Sofia e per tutti i lavoratori che hanno perso la vita sul posto di lavoro”, tornando nuovamente a chiedere l’apertura di un’inchiesta pubblica per conoscere la verità sulla morte del figlio.
Al suo fianco, l’associazione “Għal JeanPaul”, che assieme a lei si batte affinché i responsabili del crollo che ha portato alla morte di Jean Paul vengano identificati.
Il 20enne morì il 3 dicembre 2022 sotto le macerie dell’edificio crollato in un cantiere nella zona industriale di Kordin. In cinque mesi le indagini della magistratura non hanno ancora dato alcun riscontro, e a nulla sono valsi gli appelli di Isabelle Bonnici, madre della vittima, affinché il governo desse il via ad un’inchiesta pubblica.
«Con questo gesto – si legge nel comunicato pubblicato su Facebook – Isabelle sottolinea l’importanza di salvaguardare la vita e la salute di tutti i lavoratori, che con perseveranza e sacrifici danno da vivere alle proprie famiglie. L’obiettivo della lotta per la giustizia che Isabelle sta portando avanti è proprio questo, affinché i lavoratori non siano mai più vittime di avidità e trascuratezza, e possano sempre tornare sani e salvi a casa».
L’associazione ha infine rimarcato il bisogno di «aprire un’inchiesta pubblica parallela a quella magistrale, sulla morte di Jean Paul» affermando che solo così si potrà capire in che modo le istituzioni non siano riuscite a proteggere la vita del giovane, facendo emergere gli errori nel sistema del lavoro maltese e cambiare le leggi in vigore per proteggere i lavoratori.