La Commissione Europea torna alla carica contro i “passaporti d’oro”, come ribadito lo scorso giovedì dal suo Presidente, Ursula Von Der Leyen, nel corso dell’incontro con il Primo Ministro Abela invitato ad interrompere le procedure maltesi che permettono a facoltosi stranieri di acquistare la cittadinanza europea.
La reazione dello Stato insulare non tarda ad arrivare, e lo fa attraverso il Segretario Parlamentare per la Cittadinanza Alex Muscat che venerdì ha esternato alla stampa il disappunto del Governo maltese sulla questione.
«Crediamo che le questioni legate alla cittadinanza siano di competenza nazionale. Ogni Stato deve essere libero di prendere delle decisioni in autonomia rispetto a queste tematiche», ha affermato Muscat rinnovando la posizione inamovibile di Malta sullo schema della vendita dei passaporti.
Pertanto il Paese, secondo quanto riportato da Times of Malta, continuerà ad ignorare le richieste dettate dall’UE, ritenendo la concessione della cittadinanza di competenza nazionale e non comunitaria.
Bruxelles dal canto suo, a valle delle procedure d’infrazione attivate verso Malta e Cipro già nel 2020, continua ad avanzare accuse sostenendo che i due Paesi persistono così nel concedere a ricchi investitori la cittadinanza nazionale e, di conseguenza, quella europea, esponendo così il continente alla potenziale infiltrazione di soggetti criminali legati alla malavita internazionale, dediti al riciclaggio di denaro sporco e all’evasione fiscale.
«Chiunque venga a Malta, lavoratore o investitore, dovrà possedere gli stessi requisiti» ha detto Muscat, facendo riferimento alle nuove procedure considerate più “stringenti” per la concessione della cittadinanza maltese, attivate a seguito delle pressioni europee.
Sebbene non condivisa dalla Commissione Europea, l’arcipelago maltese continuerà a sostenere la procedura di vendita dei passaporti perché di fatto rappresenta un ingente introito che va a confluire direttamente nelle casse dello Stato, destinato a fungere anche da fondo integrativo per il finanziamento di progetti sociali.
Bravo On. Muscat stiamo permettendo troppo a questa Europa ci vogliono ridurre all’osso, e adesso sotto con l’apertura dei conti in banca a chi investe a Malta, oggi aprire un conto ci vogliono più di sei mesi, mentre tre anni fa si apriva in un giorno con i documenti in regola. grazie