Si discuterà in tribunale l’ultimo capitolo della triste vicenda di Karmenu Fino, l’ottantatreenne affetto da demenza senile che si era allontanato indisturbato dalla casa di riposo St. Vincent De Paul intorno alle 3 di notte, in quella che, a seguito del ritrovamento del cadavere, si sarebbe rivelata essere la sua ultima “gita”.
Una volta concluse le indagini interne, la Commissione per il Servizio Pubblico ha deciso di sospendere quattro addetti alla sicurezza, un badante e un infermiere, tutti di origine maltese, e che secondo le fonti riportate da Malta Today, nel luglio 2024 dovranno comparire in tribunale per rispondere alle accuse di omicidio colposo e negligenza nei confronti dell’anziano.
Una notizia che era ormai nell’aria a seguito delle ricostruzioni portate a galla dall’indagine del giudice in pensione, Geoffrey Valenzia, secondo le quali gli agenti di sicurezza avrebbero lasciato aperto e incustodito l’ingresso principale del St. Vincent De Paul, mentre allo stesso tempo, gli assistenti sanitari e l’infermiera non avrebbero rispettato le procedure di controllo sui pazienti della struttura, come confermato dai nastri delle telecamere di sicurezza della zona.
Una situazione aggravata dalle incongruenze sulla denuncia della scomparsa da parte degli operatori che avevano testimoniato di aver visto Fino nel suo reparto alle 5:45, trovando però la smentita di un paziente che condivideva la stessa area e che, supportato dalle riprese delle telecamere, aveva riferito come l’anziano fosse già sparito alle 3 del mattino.
Nonostante le indagini interne lacunose, le testimonianze frammentarie e a quanto pare la scarsa professionalità del personale di turno quella sera al St. Vincent De Paul, sembra ormai chiaro che la prossima estate i famigliari della vittima potranno finalmente scoprire la verità che si cela dietro la scomparsa dell’anziano.