Continuano a chiedere giustizia e l’istituzione di un’inchiesta pubblica i genitori di JeanPaul Sofia, il ventenne che il 4 dicembre 2022 perdeva la vita a causa del crollo di un cantiere a Kordin in circostanze ancora oggi poco chiare.
In vista della decisione definitiva attesa per la giornata di mercoledì la madre di JeanPaul, Isabelle Bonnici, ha lanciato una petizione su change.org che nel giro di poche ore ha raccolto più di 11.000 adesioni e che, come ricordato proprio dalla donna tra le righe dell’intestazione, potrebbe ricoprire un ruolo importante nel far luce sulle dinamiche che hanno portato alla tragica scomparsa del figlio:
«Come madre che ha perso il suo unico figlio nella tragedia di Kordin ho ancora molte domande. Vorrei poter svolgere un ruolo attivo nelle indagini ma solo attraverso un’inchiesta pubblica potrei farlo. È fondamentale esaminare i fallimenti sistemici e amministrativi che hanno portato alla morte di Jean Paul per impedire che accada nuovamente»
La raccolta firme era stata avviata proprio da Isabelle poco dopo l’acceso dibattito andato in scena sabato in parlamento e che aveva visto il Premier Robert Abela chiudere ancora una volta le porte alla possibilità di un’inchiesta pubblica, scatenando così lo scontro con il leader dell’opposizione Bernard Grech che ha criticato la scarsa trasparenza del Primo Ministro su questa triste vicenda.
A seguito della dimostrazione di forte coinvolgimento e di affetto nei confronti della sua famiglia, nella giornata di ieri è arrivato il ringraziamento di Isabelle Bonnici attraverso la pagina “Ghal Jean Paul”, il gruppo Facebook creato dalla donna per portare avanti la battaglia in nome del figlio scomparso.
Sono ore frenetiche per stabilire se le richieste della famiglia verranno finalmente ascoltate dalla giustizia e, nel caso desiderassi sostenere la raccolta firme per ottenere un’inchiesta pubblica sulla morte di JeanPaul Sofia, potrai trovare e firmare la petizione attraverso questo link.