I Ministri degli Esteri di Italia e Malta, Enzo Moavero e Carmelo Abela, confermano la ferma volontà di cooperare fra loro.
I due Paesi si uniscono, dunque, per gestire ulteriori complesse situazioni che riguardano navi con a bordo migranti, il loro ingresso nelle acque territoriali dei due Paesi, l’attracco e lo sbarco in porti italiani e maltesi,
In una nota congiunta, i ministri ribadiscono, tuttavia, che «è indispensabile assicurare un effettivo governo dei flussi migratori verso l’Europa, perché non è più ammissibile continuare a procedere, caso per caso, ricercando soluzioni in emergenza, con crescenti difficoltà politiche e gravissimi disagi».
«A tal fine – continuano i ministri – occorre uno strutturato meccanismo permanente a livello di Unione Europea, che affronti l’insieme delle sensibili questioni che riguardano migrazioni e non si limiti unicamente alle sole procedure per il diritto di asilo. Riformare il regolamento di Dublino non basta, bisogna andare oltre e occuparsi di tutte le persone migranti».
Affinché possa essere avviata una discussione organica, in grado di condurre i governi degli Stati UE a convergere verso una politica comune per le migrazioni, i due Ministri chiedono che sia iscritto nell’ordine del giorno del prossimo Consiglio Affari Esteri UE di luglio uno specifico ed esplicito punto.
L’auspicio di una leale collaborazione tra Italia e Malta per alzare la voce in Europa era stato condiviso anche in un editoriale del Corriere di Malta ancora un anno fa. Nel frattempo non si sono visti grandi passi avanti, ma la speranza, viste le dichiarazioni di oggi, è l’ultima a morire.