Segnali allarmanti arrivano dai risultati di un’indagine condotta da Malta Union of Teachers, il sindacato degli studenti maltesi.
L‘87% degli insegnanti intervistati ha dichiarato di essere stato vittima o testimone di episodi di aggressione almeno una volta in ambito lavorativo, mentre il 23% ha affermato di vivere quasi quotidianamente attacchi verbali o persino fisici.
Il 75% degli intervistati ha parlato di episodi di aggressione da parte degli studenti, il 29% da parte dei genitori, il 12% dai colleghi e il 9% dai loro superiori.
Tra le esperienze citate dagli insegnanti, sono state menzionate aggressioni verbali e fisiche, minacce, insulti, morsi, graffi e lanci di oggetti: il tutto avvenuto dentro e fuori la scuola, ma anche online attraverso i social network.
Nel corso di una conferenza stampa, il presidente di MUT, Marco Bonnici, ha dichiarato che le informazioni ricevute dovrebbero rappresentare un campanello d’allarme per le autorità educative e i dirigenti scolastici, dato che una sensazione condivisa dalla maggior parte del corpo docente è quella di impotenza e isolamento, anche per la mancanza di forme di supporto adeguate.
Un nota critica in particolare riguarda i genitori, che spesso si rivelano essere un esempio negativo per i loro stessi figli, sia per l’atteggiamento che assumono con gli insegnanti che per il loro comportamento nell’ambiente domestico.