Il governo interviene in aiuto dei giornali cartacei distribuendo 150.000 euro di aiuti derivati da fondi pubblici, “dimenticandosi” però delle testate “all digital” indipendenti. È quanto emerge da un’indagine di The Shift News, secondo la quale a beneficiare delle sovvenzioni sarebbero anche i giornali di proprietà dei partiti politici.
L’erogazione dei fondi sarebbe parte integrante del “Newspaper Support Scheme”, programma per supportare il mondo dell’informazione su carta stampata e realizzato dall’Arts Council, guidato dal laburista Albert Marshall.
Nello specifico, destinatario di due finanziamenti è stato ancora una volta Saviour Balzan: 18.163 euro per le pagine culturali di Malta Today e di Illum, e altri 15.000 euro da investire per la formazione nel settore del giornalismo investigativo.
Standard Publications, proprietaria di The Malta Independent (che il portale d’inchiesta indica come uno dei quotidiani in lingua inglese meno letti sull’arcipelago), ha invece ricevuto ben 30.000 euro. Stessa cifra destinata a Media.Link Communications, guidato dal Partito nazionalista per la pubblicazione di In-Nazzjon.
E ancora: circa 29.000 euro ad Allied Newspapers (proprietaria del Times of Malta), e 15.663 euro a It-Torċa del Sindacato Generale dei Lavoratori. Infine, il settimanale dell’Azione Cattolica, Leħen is-Sewwa, ha ricevuto un contributo di 14.435 euro.
Come anticipato, il governo non ha previsto nessun contributo per i notiziari digitali indipendenti, come lo stesso The Shift News, ma anche Lovin Malta e Newsbook, di fatto completamente estromesse da qualsiasi programma di sovvenzione pubblica. Questo nonostante il loro bacino di utenza sia ormai maggiore rispetto ai giornali cartacei, che la digitalizzazione dell’informazione sta facendo scomparire inesorabilmente.
Tutto questo ovviamente senza contare il budget stanziato ogni anno dal governo per le attività pubblicitarie affidate ai media ritenuti maggiormente adatti a trattare o ospitare i contenuti proposti, e dal quale sono esclusi i giornali indipendenti o d’inchiesta.
La tendenza del governo di aiutare l’informazione cartacea sul viale del tramonto non è una novità. Anche nel periodo della pandemia, alcune testate locali ricevettero sostegni per poter “sopravvivere”. Altri aiuti sono arrivati anche successivamente, per far fronte all’aumento dei costi di stampa. Ma a certi editori pare non bastare: le società che controllano alcuni media maltesi hanno infatti unito le forze formando una nuova associazione, che ha principalmente lo scopo di chiedere maggiori finanziamenti pubblici. Ovviamente, escludendo ancora una volta qualsiasi forma di giornalismo indipendente.
Le società coinvolte nella nuova associazione sono: Allied Newspaper (Times of Malta), Media Today (Malta Today e Illum), Standard Pubblications (The Malta Independent), Union Print (It-Torċa, L-Orizzont e talk.mt), Media.Link (Net Tv, Net FM e netnews.com.mt) e Sound Vision (One Tv, One Radio e one.com.mt).