Sono stati celebrati domenica mattina ad Esenyurt, quartiere della città di Istanbul, i funerali di Pelin Kaya, la giovane 30enne di nazionalità turca travolta e uccisa la notte tra martedì e mercoledì da un’auto pirata mentre rientrava a casa dopo aver trascorso il suo compleanno con degli amici.
La salma della giovane designer è arrivata all’aeroporto di Istanbul alle 00:15 con un volo della Turkish Airlines. Dopo le procedure burocratiche, il corpo è stato consegnato alla famiglia e trasferito alla Moschea Esenkent Hasanoğlu Martyr Mustafa per l’ultimo viaggio. Al rito funebre, eseguito poco dopo la preghiera di mezzogiorno, è seguita la sepoltura nel cimitero della cittadina.
Secondo quanto riportato dai media turchi, la madre della giovane, Çiçek Kaya, distrutta dal dolore, accompagnata dal marito Ismet e dalle altre due figlie, Derya e Figen, ha abbracciato il feretro di Pelin ricordandola con queste parole: «Mia figlia era un angelo, era un architetto di successo. Ci siamo sentiti il 17 gennaio sera. Mi ha chiesto se mi ricordassi del suo compleanno».
Lo zio della vittima, Aykan Ceylan, ha parlato del dolore indescrivibile che la famiglia sta vivendo da quando ha appreso della tragica notizia, “alleggerito” solo dal sostegno ricevuto dal popolo turco e maltese, dal Ministero degli Affari Esteri maltese e dalla Polizia locale, aggiungendo: «Il nostro obiettivo ora è che il responsabile riceva la punizione che merita».
Sempre stando a quanto scritto dal quotidiano turco Sabah, Ceylan ha espresso parole di ringraziamento anche nei confronti dell’Ambasciata turca a Malta: «Lì io e Derya, la sorella di Pelin, siamo stati aiutati da due avvocati turchi, e quando siamo atterrati il nostro ambasciatore mi chiamava ogni due ore per sostenerci. Grazie a loro, le procedure previste per due settimane sono durate due giorni». Lo zio della vittima ha poi concluso ringraziando anche il Ministero degli Affari Esteri maltese per aver coperto le spese del funerale e la compagnia Turkish Airlines per il supporto.