L’arresto in Italia di Iosif Galea rischia di causare un terremoto all’interno della polizia maltese.
Il ministro dell’Interno Byron Camilleri ha infatti annunciato nei giorni scorsi l’avvio di un’indagine interna che coinvolgerà l’intero dipartimento di polizia. L’iniziativa ha lo scopo di fare luce sul mancato fermo su suolo maltese dell’ex dipendente di MGA, nonostante sulla sua testa fosse presente un mandato d’arresto europeo risalente al 2021.
In tutto questo tempo, Galea sembrerebbe essere infatti riuscito a lasciare Malta svariate volte. Tuttavia Camilleri, dopo aver fatto il nome di Franco Depasquale, ex magistrato oggi in pensione, come persona a capo del team che svolgerà le indagini, non ha però fornito dettagli su chi si prenderà la responsabilità di eventuali negligenze.
Sulla questione è intervenuto anche il sindacato della Polizia (Malta Police Union), che ora chiede ricerche approfondite per far piena luce su quanto avvenuto. Secondo l’Unione, affidare le indagini all’ “Independent Police Complaint Board”, istituito attraverso il Capitolo 164 delle leggi di Malta, sarebbe sbagliato in quanto tale commissione non ha sufficienti poteri per indagare così a fondo, specialmente nell’area delle questioni penali. Il sindacato definisce le accuse nei confronti delle forze di polizia “molto gravi” e che potrebbero avere serie conseguenze su alcuni suoi membri. Per questo, ha affermato che «non accetterà la chiusura delle indagini da organi che non siano indipendenti, in modo da garantire piena giustizia, al fine di evitare qualsiasi montatura o insabbiamento».
Non solo: nei giorni scorsi la Ong “Repubblika” ha riferito che due ispettori di polizia e due alti ufficiali sono stati costretti a riconsegnare il distintivo, a seguito del fallimento di un mandato d’arresto proprio nei confronti di Galea, che in quel contesto avrebbe lasciato il Paese indisturbato.
A confermare i fatti è anche l’ex parlamentare nazionalista Jason Azzopardi, secondo cui i due ufficiali avrebbero protetto Galea, accusando al tempo stesso un ispettore di polizia per coprire le proprie azioni.