Alcune foto che ritraggono il Primo Ministro Robert Abela e l’europarlamentare Alex Agius Saliba immortalati insieme al proprietario di Tal-Qasab, una delle concessionarie al centro dello scandalo sulle auto manomesse, sono rimbalzate rapidamente in rete nei giorni scorsi sollevando dubbi sui legami esistenti tra Abela e i fratelli Spiteri.
Le foto sono state pubblicate su Facebook nei mesi scorsi dallo stesso Alex Spiteri, uno dei due fratelli finiti al centro della bufera. Nel caso del Premier, il post ritrae i due all’interno dell’Auberge De Castille, fianco a fianco, con Spiteri che si dichiara “onorato per l’invito ricevuto”.
Le risposte ai dubbi insorti rapidamente, vista la dimensione dello scandalo, sono state fornite direttamente dall’ufficio del Primo Ministro a Malta Today, dichiarando che in passato il Dr. Abela era stato il legale degli Spiteri, restando però fuori dai rapporti commerciali della concessionaria e accompagnando la famiglia in questione in procedimenti civili davanti alla Corte di Giustizia.
Sulla visita all’Auberge De Castille, ritratta nella foto risalente a settembre 2021, non sono stati invece forniti dettagli specifici, se non quelli legati al fatto che Abela, in qualità di Presidente del Consiglio, è solito incontrare diverse persone e organizzazioni di ogni ceto sociale.
Infine, il Primo Ministro ha scelto di non commentare in questo momento il racket dei contachilometri manomessi portato alla luce da MaltaToday, lasciando spazio alle indagini e limitandosi a condannare ogni forma di attività illegale.
Altre scatti, sempre condivisi attraverso i social, mostrano invece parte della famiglia Spiteri in compagnia dell’europarlamentare laburista Alex Agius Saliba, che ha così commentato la vicenda a Malta Today: «Ho incontrato Alex Spiteri mentre facevo visite porta a porta nelle vicinanze del suo showroom durante la campagna elettorale per l’elezione del Parlamento europeo nel 2019. Mi aveva detto di essere un nazionalista e ha apprezzato il fatto che abbia parlato con lui lo stesso, invece di evitarlo. Da allora l’ho incontrato circa in altre quattro occasioni, anche quando mia moglie ha acquistato un’auto da lui, con bonifici bancari, non in contanti, e tutto è stato contabilizzato».
Agius Saliba ha inoltre dichiarato di essere venuto a conoscenza dello scandalo tramite i media, senza aver mai avuto notizie dallo stesso Spiteri: «Alex Spiteri non mi ha mai parlato del suo modo di operare e dopo che questo caso è venuto alla luce non ho più avuto contatti con lui. Seguiva il mio lavoro al Parlamento europeo e poco dopo la nascita di mia figlia, circa due anni fa, mi ha invitato alla festa di compleanno di suo figlio. Gli avevo comunicato che non avrei potuto partecipare perché mia moglie aveva appena partorito. Questo accadeva intorno all’agosto 2020. Ha continuato a mandarmi messaggi e per gentilezza sono andato a lasciare un regalo per suo figlio, ma ne sono andato dopo 15 minuti».
Nel frattempo proseguono le indagini sulle concessionarie Rokku Autodealer (Għaxaq) e Tal-Qasab Autosales (Qormi), presumibilmente coinvolte nel racket legato alla manomissione dei contachilometri delle auto usate giapponesi importate dal Giappone a Malta.
Gli illeciti sembrano essersi susseguiti per anni, tanto che da quando sono state fornite al pubblico le istruzioni necessarie a verificare la corretta documentazione delle proprie auto, il numero di persone colpite dalla frode ha iniziato a crescere di ora in ora.