Con un messaggio di pochi minuti trasmesso dalla televisione di Stato Joseph Muscat ha annunciato le proprie dimissioni. Che avranno luogo solo dopo che il Partito laburista avrà votato per un nuovo leader, presumibilmente a gennaio.
Il Primo ministro Joseph Muscat è comparso in un breve messaggio televisivo di una decina di minuti, trasmesso dalla televisione di Stato TVM, in cui ha rivendicato i successi della sua amministrazione e ha annunciato le proprie dimissioni.
Il video, diffuso intorno alle 20 di questa sera, con un preavviso di pochi minuti, non ha colto di sorpresa i media, che avevano preannunciato questo passo già nei scorsi giorni.
Un vero choc, invece, per la base laburista, che ha sempre sostenuto che le notizie di dimissioni fossero fake news diffuse dall’opposizione nazionalista.
Joseph Muscat, visibilmente dimagrito, ha rivendicato i meriti della propria amministrazione, i traguardi economici e le performance di Malta come sistema-Paese. Ha infine rivendicato a sé il merito dell’arresto del faccendiere Yorgen Fenech quale mandante dell’omicidio di Daphne Caruana Galizia.
Sulle motivazioni delle sue dimissioni Muscat ha glissato, sostenendo che si trattava di «una decisione presa da molto tempo».
Le dimissioni non saranno però immediate. Si apre ora la lotta per la successione, che si concluderà solo intorno alla metà di gennaio del prossimo anno, quando il premier in carica farà il fatidico passo indietro.
Polemiche da parte delle opposizioni e della società civile che avrebbero preferito delle dimissioni «immediate»· Secondo i famigliari di Daphne Caruana Galizia la permanenza al potere di Muscat è un rischio per il processo giudiziario e politico del Paese.
L’annuncio di Muscat arriva al termine di una giornata molto intensa per Malta, con migliaia di maltesi che hanno attraversato in corteo Valletta chiedendo giustizia per Daphne Caruana Galizia e la fine del Governo laburista.