Il porto turistico di Marina di Ragusa e Malta potrebbero presto essere legati a doppio filo, con molti benefici per i turisti e non solo.
Un importante imprenditore dell’arcipelago sarebbe infatti a capo di una cordata di investitori in procinto di finalizzare l’acquisto del porto del comune siciliano. A rivelare la notizia è il quotidiano economico Business Today, insieme al nome del magnate, Paul Gauci, fondatore e principale azionista di PG Group, che gestisce i supermercati PAVI e PAMA Shopping Village di Mosta, oltre al marchio spagnolo Zara a Malta.
Il porto turistico di Marina di Ragusa è forse uno tra i più attrezzato e attivi della Sicilia, potendo vantare ben 700 posti barca per yacht fino a 50 metri. Una sinergia con Malta non potrebbe che portare benefici ad entrambi i territori. I progetti in campo sarebbero molti: Gauci parrebbe infatti intenzionato a riqualificare le strutture adibite alla riparazione delle navi presenti nel sito, oltre a costruire nuove unità abitative e negozi intorno all’area.
Non solo: nelle intenzioni degli investitori, lo scalo ragusano e l’isola dei Cavalieri potrebbero essere collegate da un catamarano veloce in grado di fare concorrenza con la storica compagnia Virtu Ferries. In tal senso, all’inizio dell’anno sarebbe già stata intavolata una discussione con Giuseppe Cassì, sindaco di Ragusa, che avrebbe accolto con favore l’arrivo dei nuovi investitori. Le quotazioni su un possibile nuovo collegamento sono aumentate con la sospensione delle tratte tra Valletta e Augusta per la stagione invernale, annunciata di recente dall’altra azienda di trasporti marittimi Ponte Ferries, senza fornire spiegazioni.
L’acquisizione del porto di Marina di Ragusa non sembra essere stata del tutto semplice. Nel 2005 l’italiana Tecnis si era aggiudicata la gestione dell’area per 60 anni. Undici anni più tardi il consorzio di aziende fallì, non prima di aver ricevuto 30 milioni di euro di contributi dall’Unione Europea per portare avanti i progetti. Alcuni alti funzionari vennero quindi indagati per appropriazione indebita e frode. Subentrando nel contratto di locazione dello scalo siciliano, la cordata di Gauci si sarebbe quindi ora presa in carico i debiti che Tecnis aveva accumulato con le banche della penisola. Al momento sarebbero già in fase di sviluppo alcuni progetti per dragare delle zone del porto, in modo da consentire la presenza di imbarcazioni di maggiori dimensioni.