Si è svolto mercoledì sera, presso la suggestiva cornice del Malta Aviation Museum, l’importante evento che ha visto ancora una volta consolidarsi l’antico legame che unisce Malta all’Italia, suggellato dalla consegna dell’elicottero AB212 dell’Aeronautica Militare in dono al Museo maltese dell’aviazione civile.
L’iniziativa, che rientra nelle attività legate alle celebrazioni per la Festa della Repubblica Italiana, è stata presieduta dall’Ambasciatore d’Italia a Malta Fabrizio Romano, unitamente al Capo della Missione militare italiana a Malta e dal Presidente del Malta Aviation Museum davanti ad una folla entusiasta di persone.
“A caval donato non si guarda in bocca” e, quindi, bene hanno fatto le nostre autorità ad accogliere questo dono con tutti gli onori.
Ma non possiamo nasconderci dietro un dito: la situazione delle nostre Forze Armate Maltesi è ampiamente insoddisfacente, costrette, come sono, a lottare contro una sistematica penuria di mezzi. In particolare appare indispensabile un rafforzamento della componente aereonautica (Air Wing), per la tutela della zona di interesse marittimo e per il contrasto al traffico di esseri umani.
Penso non solo ad elicotteri realmente operativi (e non pezzi da museo) ma anche ai begli aerei M 346 FA della Leonardo (https://aircraft.leonardo.com/it/products/m346-fa) la versione multiruolo del noto addestratore, impiegabile anche in scenari operativi. Malta potrebbe raggiungere con Leonardo un accordo per l’apertura di una sezione distaccata della Scuola di Addestramento. Gli aeroplani potrebbero essere usati quindi sia per fornire un servizio addestrativo, in grado di generare reddito a copertura dei costi, sia per espletare le funzioni di difesa. Anzi: i voli addestrativi diverrebbero – al tempo stesso – voli di pattugliamento (due piccioni con una fava).
Ma ci vuole immaginazione, creatività ed iniziativa. Il nostro Ministro della Sicurezza Nazionale e delle Forze Armate sarebbe aperto a questa iniziativa? Forse glielo si potrebbe domandare…