Mercoledì pomeriggio è stato presentato il nuovo piano strategico di Malta contro il riciclaggio di denaro, nel tentativo di “prendere tutte le misure necessarie per contrastare i crimini finanziari”.
La strategia evidenzia sette iniziative, suddivise in circa 50 azioni, da attuare nei prossimi tre anni. In una conferenza stampa, il ministro delle Finanze Edward Scicluna ha affermato che Malta è “profondamente impegnata a prevenire, individuare e perseguire” tali attività criminali, insistendo tuttavia sul fatto che le misure di intervento debbano essere ulteriormente rafforzate.
La strategia si basa sulla valutazione del rischio nazionale (ANR) e su una valutazione dei punti da rafforzare. Servirà a istituire un meccanismo di coordinamento nazionale, rafforzare e chiarire il quadro di vigilanza, migliorare le capacità interne dell’unità di intelligence finanziaria, migliorare le capacità investigative e giudiziarie, stabilire ed efficace unità di recupero delle risorse, aumentare la trasparenza delle persone giuridiche e sfruttare al meglio la cooperazione internazionale esistente.
Le iniziative, ha aggiunto il ministro, saranno adottate entro la fine del 2020. I ministeri delle finanze, della giustizia, degli affari interni, della politica sociale e degli affari esteri fungeranno da responsabili politici, mentre l’Unità di analisi dell’intelligence finanziaria, Malta Gaming Authority e il commissario per le Organizzazioni di volontariato serviranno come supervisori.
La Polizia e il dipartimento doganale fungeranno invece da forze dell’ordine, mentre altri parti in qualche modo interessate saranno l’ufficio del procuratore generale, l’ufficio per il recupero dei beni, il comitato di monitoraggio delle sanzioni e il commissario per le entrate.