Una volta lo si diceva dell’Italia. Ora i sospetti sono scivolati verso Sud di qualche migliaio di chilometri ed hanno investito il piccolo arcipelago. Ma il dato nuovo è che l’accusa non arriva da giornali stranieri con la puzza sotto il naso ma da autorevoli esponenti politici locali.
Secondo Bernard Grech, leader del Partito Nazionalista, «Malta è ufficialmente gestita da un’organizzazione mafiosa»: non lo ha detto durante una chiacchierata tra amici al bar ma con un tweet pubblicato qualche giorno fa. Un’accusa gravissima sulla quale è tornato ieri durante il dibattito parlamentare.
Secondo quanto riportato dal Times of Malta, Grech ha sostenuto che il Parlamento potenzialmente ospita criminali e che il primo ministro Robert Abela si sta comportando come se nulla fosse.
«La gente vuole solo che siamo un Paese normale – ha detto Grech in aula – Questo è tutto quello che ci chiedono. Dobbiamo porre fine a questa farsa. Questo Paese merita di meglio». Poi si è scagliato contro l’ex premier e quello attuale: «Joseph Muscat e Abela ci hanno promesso un futuro radioso. Ma ci hanno venduto un sogno e ci hanno regalato un incubo. Non solo hanno rubato milioni, hanno rubato l’anima di Malta».
Le affermazioni di Grech prendono spunto da alcuni eventi che si sono registrati di recente e che gettano un’ombra sul partito che governa Malta.
Sabato scorso Keith Schembri, un tempo il più potente funzionario non eletto nell’amministrazione laburista, è stato arrestato perché sospettato di aver commesso reati gravi, come – tra gli altri – il riciclaggio di denaro e la corruzione.
Il pentito Vince Muscat ha sostenuto – sotto giuramento – che un ministro in carica è stato coinvolto in un grave crimine, mentre Alfred Degiorgio, accusato di aver ucciso la giornalista Daphne Caruana Galizia, chiede la grazia presidenziale in cambio di informazioni che colleghino un ministro attuale a un crimine grave e un ex ministro all’assassinio di Caruana Galizia.
Il primo ministro Abela ha replicato a Grech definendolo “scadente e immaturo” e ha aggiunto che se è in possesso di informazioni importanti per le indagini «dovrebbe fare il suo dovere, andare dalla polizia e riferire quello che è a sua conoscenza». Abela ha inoltre aggiunto che Grech aveva promesso la grazia a Yorgen Fenech, la presunta mente dell’omicidio di Caruana Galizia.