In concomitanza con la Giornata Internazionale del Ricordo delle Vittime della Droga, il ministro per le politiche sociali Michael Falzon ha presentato la Politica Nazionale sulle Droghe, un documento che riflette gli obiettivi principali per affrontare in modo completo il problema delle droghe tenendo conto degli aspetti legati alla salute, alla sfera sociale e legale.
Obiettivo principale è quello di ridurre il consumo di droga e quindi anche gli effetti fisici che psico-sociali derivati dall’abuso di sostanze sia sulle vittime che sulle loro famiglie.
Parte importante di questi cambiamenti include un aumento della consapevolezza e delle azioni volte ad incrementare l’accesso ad interventi e programmi di sostegno e riabilitazione quando è necessario.
Falzon ha inoltre spiegato che verrà data più enfasi alla sensibilizzazione sulla riduzione dell’abuso di sostanze tra gli adolescenti ed i giovani, mentre il governo mira a ridurre la fornitura e distribuzione di sostanze illegali nel Paese grazie ad un potenziamento e migliore coordinamento delle forze dell’ordine locali ed internazionali.
«Guardiamo a questa politica con l’ambizione unica di cambiare la vita di una persona, di una famiglia, dirigendola verso una corretta direzione. Invito chiunque si trovi in situazioni simili ad avere il coraggio di fare un passo avanti e richiedere l’aiuto necessario» ha concluso il ministro Falzon.
Durante la conferenza stampa, è stata data un’occhiata più da vicino alle statistiche legate alle sostanze più diffuse a Malta. In cima alla classifica compaiono cannabis e cocaina, le due droghe più comuni, mentre è in calo l’uso di eroina.
L’abuso di stupefacenti è presente nel 40% dei procedimenti penali connessi ad attività criminali, ed il 75% di coloro che commettono reati correlati all’abuso di sostanze ricadono in recidiva, quindi si trovano a dover fare nuovamente i conti con la giustizia.
Il professore Richard Muscat, coinvolto nella stesura del documento, ha menzionato una serie di nuove azioni che verranno messe in atto dagli organi di competenza, tra le quali dei test antidroga a campione sugli automobilisti con un approccio di “tolleranza zero” verso i trasgressori, nonché una maggiore consapevolezza sull’uso di droghe anche nel contesto lavorativo, e altre azioni preventive contenute nel documento.