Acquistare Pantelleria per arginare il sovraffollamento a Malta: l’idea lanciata dal docente universitario Godfrey Baldacchino è stata commentata anche dagli abitanti dell’isola italiana.
A raccogliere le opinioni di una cinquantina di “panteschi”, così si chiamano infatti gli abitanti di Pantelleria, sono stati i maltesi Arnold e Jeffrey Sciberras di Paola, in occasione di una visita nel paradiso vulcanico ed ecologico a sud della Sicilia, che conta circa 8 mila abitanti. Il risultato dei colloqui, condiviso in una lettera al Times of Malta, è a dir poco impietoso.
La maggior parte degli intervistati, tra i quali sono compresi tutti i neo eletti in consiglio comunale, hanno affermato che il desiderio di una crescita economica non sarebbe valido a giustificare una “distruzione” dell’isola, come accaduto a Malta. Preferiscono rimanere nel loro paradiso naturale, guadagnare il minimo necessario per avere una vita dignitosa e comunque a contatto con la natura piuttosto che essere finanziariamente stabili ma vivere in un ambiente inquinato e denso di abitanti come quello di Malta.
I panteschi credono inoltre che il turismo dovrebbe essere selettivo e orientato soltanto ai veri turisti amanti della natura: non invece un mercato aperto a tutti.
Alcuni tra gli intervistati hanno anche citato Malta, apprezzandone il patrimonio storico e culturale. Ma, al di là di questo, dicono di avere pietà delle isole maltesi per quello che sono diventate: un luogo in cui fare soldi con gli stranieri, lasciando nel caos i maltesi.
Girando per Pantelleria, quindi, si può toccare con mano il desiderio di crescita e rinnovamento, soprattutto della piccola area urbana e del porto. Ma guai a mettere per questo in discussione la tutela del patrimonio naturale e paesaggistico.