Rinnovare e rafforzare un sistema giudiziario in difficoltà per evitare continui ritardi delle cause legali. Lo propone il presidente della Corte Suprema Mark Chetcuti, intervenuto lunedì in occasione dell’apertura dell’anno giudiziario, alla quale erano presenti anche il ministro della Giustizia Jonathan Attard, il leader dell’opposizione Bernard Grech, il presidente del Parlamento Anglu Farrugia e il presidente della Repubblica George Vella.
Tra i vari ostacoli a minare l’efficienza della legge, quello principale risiederebbe nella mancanza di risorse. Un problema che, secondo i dati riportati da Malta Independent, si rifletterebbe soprattutto nei ricorsi per cause civili, dove i casi pendenti sembrano aver raggiunto quota 800.
Secondo Chetcuti, la soluzione migliore sarebbe aggiungere due giudici alla Corte d’Appello, in modo da distribuire meglio la mole di lavoro e velocizzare le pratiche.
Non solo: sempre Chetcuti ha proposto al ministro Attard di nominare un minimo di due magistrati da assegnare ad altri casi giudiziari, suddivisi in quelli legati alla violenza domestica (tristemente in aumento), e al riciclaggio di denaro. Altri due magistrati andrebbero invece nominati per seguire i procedimenti penali.
Tutto questo anche in prospettiva dell’ulteriore aumento di lavoro per i tribunali previsto a breve: la Commissione per la regolamentazione degli affitti stima infatti che entro l’anno saranno circa 1.000 i casi in più da gestire relativi alle richieste di incremento dei canoni di locazione causati da recenti modifiche alla legge.
Anche in questo caso, per il presidente della Corte Suprema la soluzione sarebbe dislocare queste pratiche, allestendo un tribunale specifico.
Un rinnovamento generalizzato che porterebbe alla necessità di trovare nuovi spazi dedicati al sistema giudiziario. Chetcuti ha quindi proposto al governo di investire occupando altri edifici a Valletta o località attigue, da utilizzare anche per trattare i casi minori.
A oggi, infatti, i tribunali non dispongono di locali sufficienti a far lavorare tutti i giudici nella stessa giornata, cosa che dilata notevolmente i tempi della giustizia. Stesso discorso per il tribunale di famiglia, che andrebbe dislocato in altre sedi.
Infine, il presidente della Corte Suprema suggerisce di riformare anche il sistema di notifica degli atti legali, che a volte impiegano mesi, se non anni ad arrivare ai diretti interessati, e che richiede un notevole impiego di risorse. Problematica risolvibile attraverso l’utilizzo della posta elettronica, anziché alla classica corrispondenza.
Sempre in tema giustizia, il vicepresidente della Camera degli Avvocati, Stephen Tonna Lowell, ha annunciato un accordo stipulato con il ministro Attard che prevede la regolamentazione della professione di avvocato, cosa al momento inesistente, a differenza di tutte le altre professioni “tradizionali”.
In relazione alle sanzioni emesse da organismi come FIAU e MFSA, la Camera chiede inoltre di poter contestare nei tribunali le multe emesse dalle autorità di regolamentazione, lasciando la sentenza finale nelle mani di una corte imparziale. L’obiettivo è portare il tribunale stesso a stabilire i criteri di distribuzione delle sanzioni affinchè venga garantito il principio di equità.
Anche il Partito Nazionalista è intervenuto sulla questione, dichiarandosi concorde sulla necessità di regolamentare la professione di avvocato, chiedendo inoltre al governo gli interventi necessari a migliorare la giustizia ed evitare l’accumularsi di cause aperte.