Gioia Clavenzani e Ivano Ghinelli, il duo dietro al marchio JAD, si incontrano a Città della Pieve dove, nel 2011, aprono il loro primo laboratorio, La Fonderia dell’Oro.
Provengono da esperienze lavorative diverse, lei psicoterapeuta, lui incastonatore e orafo, ma sono uniti dal comune amore per i gioielli contemporanei.
Si trasferiscono a Malta nel 2015 attratti dal mare, dal sole e dalla facilità dei collegamenti con l’Italia. Ecco il loro racconto.
Usiamo solo metodi e strumenti tradizionali, che sono cambiati poco nei secoli. I nostri gioielli sono fatti completamente a mano, anche se il risultato ha ben poco di tradizionale. L’arte contemporanea e il design sono le nostre fonti di ispirazione ma vogliamo che nei nostri gioielli si veda che il metallo è un materiale naturale, che viene dalla terra ed è poi trasformato dall’uomo e dal tempo. Di recente JAD ha iniziato la produzione di gioielli trasparenti e leggerissimi utilizzando in modo innovativo il materiale base della filigrana maltese insieme a coloratissimi fili di rame argentato. Siamo circondati da una realtà solida e concreta ma la fisica ci dice che non è così. Questi gioielli sono il nostro modo di raccontare l’idea di una realtà trasparente, molto meno solida di quello che crediamo. Dietro a JAD c’è tanta sperimentazione ma il fine ultimo è creare gioielli insoliti, belli e facili da portare.