A partire dal 1 ottobre 2023 entrerà in vigore un provvedimento che intende “premiare” con un incremento della pensione «senza precedenti» coloro che hanno avuto una lunga carriera nel Corpo di Polizia, nelle Forze Armate maltesi, nel Dipartimento di Protezione Civile e presso l’Agenzia per i Servizi Correttivi (guardie carcerarie).
D’ora in poi, infatti, i suddetti lavoratori che sono andati in pensione dopo 29 anni di servizio svolto in uno dei quattro Corpi sopra elencati, vedranno ricevere un aumento della pensione del 23%. Coloro che invece sceglieranno di prolungare la permanenza per altri quattro anni riceveranno un ulteriore incremento in formula forfettaria calcolato sullo stipendio.
L’obiettivo non è solo quello di premiare chi ha trascorso tanti anni nelle forze dell’ordine, ma anche quello di incentivare gli agenti a restare più a lungo rispetto ai canonici 25 anni.
A darne notizia, il ministro delle Politiche sociali e dei diritti all’infanzia, Michael Falzon, e il ministro dell’Interno, Byron Camilleri, nel corso di una conferenza stampa che ha avuto luogo nei giorni scorsi presso il Comando dello Squadrone Aeronautico delle Forze Armate, alla presenza dei funzionari sindacali in rappresentanza dei lavoratori degli Enti disciplinati, insieme ad altri rappresentanti del pubblico servizio.
Camilleri ha spiegato che, negli ultimi anni, il Paese ha dovuto incrementare i servizi offerti dagli Organismi disciplinati al fine di rispondere alle attuali esigenze di una popolazione in costante crescita e mutamento.
In questo contesto, il ministro dell’Interno ha sottolineato l’importanza di rafforzare la presenza e la permanenza di lavoratori nelle forze dell’ordine, per questo si è deciso di proporre incentivi rivolti a chi sceglie di rimanere al servizio del popolo di Malta e Gozo più a lungo.
«Con l’aumento delle pensioni negli Organismi disciplinati, si premia il coraggio e si crea allo stesso tempo un ambiente in cui i lavoratori rafforzano la loro carriera e condividono esperienze lavorative con le nuove “leve” del settore» ha concluso Camilleri.
A questo proposito, il ministro Falzon ha sottolineato che «Affinché un funzionario sia maggiormente incentivato a prolungare il servizio oltre i 29 anni, è previsto un ulteriore incentivo. Si tratterà del pagamento di sei mesi di stipendio per ogni anno aggiuntivo maturato dall’ufficiale nel corso dei 29 anni di servizio. Ciò può avvenire fino a un massimo di quattro anni di servizio, il che significa che nell’arco di quattro anni riceverà due anni di stipendio. L’incentivo viene erogato in un’unica soluzione non appena l’ufficiale raggiunge i 33 anni di servizio e anche se sceglie di non andare in pensione e di proseguire nel servizio».