Un’ex poliziotta di 43 anni di Qormi, madre di due figli, è finita in tribunale con l’accusa di aver inscenato il proprio rapimento con l’intento di estorcere denaro agli anziani genitori. Alla richiesta di riscatto avrebbe partecipato anche il partner, Darren Spiteri, 44enne di Qormi, a sua volta sotto accusa.
Ad allertare la polizia è stata la madre dell’imputata, spiegando di aver ricevuto una spaventosa telefonata dalla figlia, Graziella Francalanza, che le diceva di essere in serio pericolo e di trovarsi trattenuta contro la sua volontà, con i “rapitori” che l’avrebbero liberata solo se avessero ricevuto 3.000 euro.
L’anziana coppia, sprovvista della somma richiesta, ha tentato di trattare con i finti sequestratori convincendoli ad accettare una somma ben inferiore e pari a 80 euro, gli unici soldi a loro disposizione. Quando la polizia si è recata presso il luogo dell’incontro designato dai rapitori in Blanche Huber Street a Sliema, hanno trovato la Francalanza senza alcun segno di legatura e fuori da ogni pericolo, facendo scartare l’ipotesi del sequestro di persona.
A seguito di ulteriori indagini è invece emerso come i due imputati, con problemi di tossicodipendenza, avessero presumibilmente orchestrato il tutto con l’intento di estorcere denaro che sarebbe servito loro per acquistare la droga.
Francalanza e Spiteri si sono dichiarati non colpevoli delle accuse di estorsione, utilizzo improprio di apparecchiatura elettronica e porto abusivo d’arma da taglio in luogo pubblico. La donna è stata inoltre accusata di guida pericolosa e senza patente di guida, mentre il suo partner è stato accusato di violazione delle condizioni cauzionali ottenute da precedente processo a suo carico.
La corte ha inoltre respinto la richiesta di cauzione avanzata dalla difesa per timore di inquinamento delle prove, in particolare per via dell’età avanzata dei genitori della donna, e per i problemi di tossicodipendenza della coppia che aumenterebbero il rischio di reiterazione dei reati, raccomandando al direttore del carcere di fornire loro assistenza per uscire dal vortice della droga.