La vicenda dell’autista di Transport Malta immortalato da un passeggero mentre, in servizio, accosta l’autobus per fare una rapida sosta dal pastizzaro per acquistare del cibo, ha fatto parecchio discutere, dividendo l’opinione pubblica tra chi si è concentrato sul lato umano della faccenda e chi, invece, su quello degli obblighi contrattuali.
A questo proposito, l’azienda del trasporto pubblico, ci ha tenuto a precisare che «Pur riconoscendo che tutti possono commettere errori, è essenziale capire che gli autisti degli autobus di Malta Public Transport svolgono un ruolo cruciale nel sostenere gli standard e le politiche che regolano le operazioni dell’azienda», pertanto «le fermate non autorizzate e il fatto di lasciare gli autobus incustoditi rappresentano un potenziale rischio per la sicurezza degli autisti, dei passeggeri e degli altri utenti della strada».
Di conseguenza, «Agli autisti non è consentito lasciare l’autobus incustodito con i passeggeri a bordo. Non si tratta solo di una questione di cortesia nei confronti dei passeggeri. È una questione di sicurezza. Chiedere il permesso ai passeggeri, come si sostiene, o informarli, non rende la situazione più sicura».
Nella giornata di mercoledì, la società è tornata a parlare sulla vicenda per fornire ulteriori chiarimenti sulla questione e, attraverso un comunicato, ha inoltre specificato che «I passeggeri hanno il diritto di aspettarsi di arrivare da un luogo all’altro in un tempo ragionevole. Se anche una piccola parte degli autisti dovesse adottare lo stesso atteggiamento per fermarsi a comprare qualcosa nel bel mezzo di un viaggio in autobus programmato e regolamentato, ciò interromperebbe in modo significativo il servizio di autobus e quindi questo non può essere consentito».
Malta Public Transport ha poi sostenuto di «credere fermamente» nell’opportunità di offrire un trattamento equo ad ogni dipendente, che tenga conto di tutte le parti in causa e che offra la possibilità di imparare dagli errori, a seconda della gravità di ogni singolo caso.
«Le procedure disciplinari sono presiedute da una persona indipendente, nominata congiuntamente dall’azienda e dal sindacato che rappresenta i dipendenti. Ciò garantisce un processo equo e imparziale per tutti i dipendenti coinvolti» scrive MPT.
L’azienda ha poi concluso dichiarando di disporre di sistemi e politiche per garantire ai propri autisti pause adeguate nel quadro della legge maltese e dei contratti collettivi.
«Nei casi in cui le condizioni del traffico influiscono sulle pause programmate, vengono presi accordi alternativi per fornire agli autisti le pause necessarie alla fine dei loro viaggi, con il successivo servizio coperto da un altro autista», aggiungendo che «Desideriamo sottolineare che tutti i nostri autisti di autobus sono ben consapevoli delle politiche aziendali in vigore e come azienda ci impegniamo a garantire che tali politiche vengano rispettate».