Quando la turbolenta situazione delle farmacie sembrava tornata ad una apparente normalità, il Governo maltese deve affrontare la preoccupazione dei medici in merito alla cessione della concessione di tre ospedali ad un colosso americano.
In un primo momento l’Union Haddiema Maghqudin (UHM), associazione di rappresentanza delle farmacie, aveva fatto pressione sull’esecutivo affinché venisse ritoccato il contratto collettivo del settore farmaceutico per aumentare gli stipendi e garantire maggiori opportunità di formazione.
L’azione si sarebbe tradotta nell’apertura delle farmacie con un ora di ritardo e la chiusura con due ore di anticipo rispetto al normale orario, mentre i reparti degli ospedali sarebbero stati riforniti di medicinali con tre giorni di anticipo.
In risposta a tutto ciò il ministro della salute Chris Fearne, attrtaverso twitter, ha confermato il rientro di queste iniziative ed il ritorno alla normalità, segno di un ritrovato punto d’incontro fra le parti.
Ben diversa è la situazione che coinvolge i medici. La Medical Association of Malta (MAM) ha incontrato il governo per esprimere le preoccupazioni in merito alla vendita della concessione di tre ospedali da Vitals Global Healthcare al gigante della sanità statunitense Steward Health Care.
Nonostante siano stati trovati dei punti di incontro, gli scioperi previsti per domani, giovedì 15 febbraio, restano comunque confermati.