Bufera attorno al governo e, più in generale, al Partito Laburista, a seguito di un rapporto pubblicato domenica mattina da Times of Malta che vedrebbe un ex deputato laburista, Silvio Grixti, implicato in un «sistematico racket fraudolento» perdurato per anni e finalizzato ad “aiutare” centinaia di persone a ottenere sussidi di invalidità senza averne alcun diritto.
Secondo il resoconto fornito dal quotidiano in lingua inglese, Grixti, rinomato medico di famiglia, avrebbe fornito falsi certificati medici, affermando che le persone soffrivano di gravi disabilità, in particolare attacchi epilettici, al fine di consentire loro di beneficiare di sussidi stimati mediamente attorno ai 450 euro mensili.
Il piano avrebbe visto coinvolti richiedenti per la maggior parte provenienti da “roccaforti laburiste” come Zabbar, Zejtun e Paola, che avrebbero ricevuto certificati medici falsificati approvati da vari consulenti maltesi, i quali in seguito hanno negato di aver mai esaminato queste persone o confermato le loro disabilità.
I documenti avrebbero persino incluso finte dichiarazioni da parte di neurologi e di Transport Malta per la restituzione della patente di guida, requisiti essenziali per dimostrare di essere affetti da attacchi epilettici, e quindi beneficiare dei sussidi. Questi documenti sarebbero stati presentati al dipartimento di sicurezza sociale, e i richiedenti sottoposti a brevi colloqui con una commissione medica governativa prima di ricevere i pagamenti mensili.
L’operazione di frode sembra essere stata perpetuata per anni, coinvolgendo intermediari che traevano profitto da tangenti quando i richiedenti ottenevano con successo i benefici attraverso le finte documentazioni. Alcuni di loro sarebbero stati consapevoli di essere coinvolti in attività illegali, motivando il tutto a causa delle ristrettezze economiche o difficoltà finanziarie. Altri, invece, si sarebbero sentiti legittimati giustificando la truffa come qualcosa che «fanno tutti», oppure perchè «fa sempre bene avere dei soldi in più».
Mentre alcune delle persone coinvolte nel racket nel 2019 e nel 2020 menzionavano di essere state indirizzate a Grixti da individui legati al Partito Laburista, tra i quali un ex deputato laburista ora deceduto, assistenti dei ministri e persino funzionari del Gabinetto, rimane poco chiaro se questi individui fossero al corrente dell’inganno o avessero intenzione di far parte del circuito di frode ai danni dello Stato.
Grixti, che si è dimesso dal parlamento nel dicembre 2021 a seguito delle indagini da parte della polizia, deve ancora affrontare accuse per il suo presunto ruolo nel raggiro. Alcune fonti hanno suggerito che potrebbero essere state presentate fino a 800 richieste di certificati di disabilità falsi nel corso degli anni, potenzialmente frodando il governo per milioni di euro.
Alcuni dei soggetti richiedenti ritenuti colpevoli hanno ammesso le accuse e accettato di restituire i fondi ottenuti in modo improprio, ricevendo però spesso condanne sospese. Il governo e la polizia non hanno fornito dettagli sull’importo totale dei fondi recuperati o sull’estensione complessiva della frode.
«Malta deve seriamente combattere la corruzione» – Repubblika
Dura la reazione allo scandalo da parte della Ong Repubblika che, attraverso un comunicato stampa non le ha mandate a dire, tuonando un: «È chiaro che i funzionari del governo e del Partito Laburista hanno sistematicamente utilizzato i fondi pubblici per comprare voti, il che costituisce un doppio errore: rubare i soldi della gente per i propri scopi e comprare i voti».
Uno scandalo «entrato a far parte nella cultura del funzionamento del nostro Paese da cima a fondo» e che, sempre secondo Repubblika, conterrebbe diverse implicazioni, riassunte nel fatto che per due anni interi, ovvero da quando Grixti è stato indagato, il partito laburista e il governo, abbiano scelto di nascondere la corruzione invece di combatterla. Senza considerare che, per anni, centinaia di persone hanno ricevuto ogni mese un sussidio sulla base di documenti e firme falsificate. «Ciò dimostra che i sistemi di controllo e verifica hanno fallito e di questo la responsabilità ricade sull’amministrazione».
In sostanza, la Ong ha insistito che si tratta di discriminazione politica e di manipolazione del voto su vasta scala perché «i sostenitori del Partito Laburista sono stati sistematicamente agevolati con il denaro che si suppone venga raccolto per i disabili gravi, indipendentemente dal fatto che sostengano o meno lo stesso partito».
Repubblika ha poi sottolineato la necessità di poter contare su delle forze dell’ordine specializzate nel combattere la corruzione, sull’aiuto di cittadini che partecipino attivamente alla lotta al fenomeno e su partiti politici che sappiano denunciarlo invece che nasconderlo, mettendo in piedi programmi che offrano soluzioni in aiuto di persone in difficoltà economica a causa delle loro condizioni di salute, «non come ha fatto il deputato laburista Silvio Grixti, che ha finto carità con la frode e il furto».
«Abela prenda provvedimenti verso i responsabili della frode» – PN
Anche il Partito Nazionalista ha reagito alla notizia dello “scandalo certificati medici falsi”, sottolineando che, insieme a Grixti, vengono però menzionate altre persone, sia il ministro Owen Bonnici che altri membri del Gabinetto. Una vicenda che solleva sospetti sul fatto che «dietro questo racket fraudolento ci siano persone che conoscono bene la leadership del nostro Paese. Persone che hanno preso parte a questa truffa» che «ha contribuito a derubare persone, generalmente provenienti da distretti considerati laburisti, per ricevere un pagamento di circa 450 euro al mese in prestazioni sociali».
Il Partito all’opposizione si è poi diretto al Primo Ministro Robert Abela per chiedere che venga immediatamente avviata un’indagine per «far emergere tutta la verità sui soggetti coinvolti nella truffa che lavorano in Castille» con «Robert Abela che deve agire, compiere passi affinché sia fatta giustizia. (..) Non può tirarsi indietro, anche alla luce di un riferimento diretto al suo Gabinetto».
Il Partito Nazionalista ha poi concluso dichiarando che «Il fatto che questo scandalo coinvolga direttamente l’attuale Ministro e l’ufficio del Primo Ministro stesso, continua a gettare una brutta luce su come il nostro denaro sia stato utilizzato in una frode istituzionalizzata a danno delle tasche delle famiglie maltesi e gozitane».