Un’insegnante maltese ha reso pubblico, attraverso i social media, la sua preoccupazione in merito all’obbligo di mantenere aperte le finestre nelle aule scolastiche a causa delle restrizioni anti COVID-19 imposte dal Governo; delle misure che sembrano generare spiacevoli effetti soprattutto per il fisico, ma anche sulla mente “annebbiata” dal freddo particolarmente pungente in questo inverno maltese. La docente, Sandra Gauci, ha mostrato su Facebook le foto delle dita della sua mano colpite dai geloni, un tipico fenomeno che si presenta solitamente a causa degli improvvisi sbalzi di temperatura e che può provocare prurito e gonfiore alle dita, fino alla formazione di vesciche.
Gauci ha pertanto invitato i genitori ad assicurarsi che i loro figli indossino vestiti pesanti per combattere il freddo, ed ha concluso chiedendo di poter concedere maggior potere decisionale ai direttori scolastici, in modo che possano intraprendere delle azioni volte a tutelare il personale scolastico e gli alunni.
Buona sera,
con la presente, comunico che ho letto l’articolo di giornale e sono della medesima idea della docente maltese; ho però anche la speranza che in tale situazione non si guardi solo la condizione pandemica ma anche il buon senso e il fatto che il riscaldamento è perennemente acceso.