La tanto attesa centrale elettrica temporanea “d’emergenza” da 60 megawatt, pensata per fungere da fonte temporanea durante le interruzioni di corrente nel periodo estivo, è entrata ufficialmente in funzione.
Enemalta ha ribadito che verrà utilizzata qualora una delle principali fonti energetiche dovesse subire un guasto durante i periodi di picco della domanda.
L’impianto fornito da UNEC Ltd, società di Bonnici Brothers che si è aggiudicata la gara d’appalto da 37 milioni di euro, sarà affittato fino al completamento del secondo elettrodotto Malta-Sicilia.
Dopo la disastrosa lunga serie di blackout che ha messo in ginocchio il Paese la scorsa estate, causata principalmente da investimenti insufficienti nella rete di distribuzione ad alto voltaggio, Enemalta ha accelerato i lavori di rafforzamento dell’infrastruttura elettrica e, negli ultimi sei mesi, ha posato 82 chilometri di nuovi cavi di media tensione aumentando la resilienza e la flessibilità della rete di distribuzione, messo in funzione 32 nuove sottostazioni, potenziato 36 sottostazioni già esistenti, sostituito 22 quadri elettrici e 98 nuovi alimentatori a bassa tensione.
Ciò non è comunque bastato a soddisfare la sempre più crescente domanda di fornitura, così quest’anno si sono registrati altri blackout, seppur in maniera ridotta rispetto al 2023. Per tamponare il problema, dato che nelle previsioni iniziali la centrale elettrica sopracitata sarebbe dovuta entrare in funzione entro l’estate, Enemalta ha deciso di affidarsi a quattordici generatori mobili alimentati a diesel e piazzati nelle strade.
L’azienda ha ribadito che «sta lavorando duramente» per elaborare una strategia a lungo termine sull’infrastruttura elettrica del Paese verso la quale verranno diretti ulteriori investimenti anche nei prossimi mesi, «poiché Enemalta ha in programma di rafforzare la rete di distribuzione in altre parti dell’isola, tra cui Gozo».