Il Mater Dei è al collasso. L’emergenza legata al grande caldo che da due settimane attanaglia l’arcipelago ha portato ad una pressione senza precedenti sull’ospedale. Medici, infermieri e pazienti descrivono scene apocalittiche all’interno della struttura, presa letteralmente d’assalto da persone con malori causati dalle temperature africane, quasi perennemente sopra i 40 gradi.
Secondo quanto riportato da Times of Malta, soltanto nelle giornate di martedì e mercoledì i ricoveri totali sarebbero stati addirittura 102, ben al di sopra della media stagionale e addirittura dei periodi influenzali. Stando a quanto affermato da alcuni infermieri, il pronto soccorso sarebbe sovraccarico, a tal punto da spingere gli operatori a mettere a disposizione dei pazienti corridoi e aree di norma inutilizzati.
Un medico dell’ospedale avrebbe inoltre confermato che l’altissima l’incidenza dei malori e delle morti dovute al caldo potrebbero essere collegate ai continui blackout che hanno flagellando l’arcipelago.
«L’ospedale è pieno – ha dichiarato il medico al quotidiano maltese – È sommerso da ricoveri dovuti al caldo, molti dei quali sono pazienti vulnerabili. Le ondate di calore portano sempre a ricoveri dovuti al caldo, ma questa volta la situazione è stata esacerbata dalle interruzioni di corrente».
Interruzioni di corrente che lasciano inevitabilmente i cittadini nella morsa del caldo che, seppur attenuatosi nella giornata di mercoledì, rimane comunque persistente. Semplicemente, Malta al momento è ostaggio del clima torrido e dell’arretratezza della rete di distribuzione di energia elettrica, sempre più in affanno a causa sia delle temperature che della richiesta sempre maggiore.
Secondo quanto affermato da NetNews (ma non confermato dalle autorità sanitarie), le morti direttamente correlate al caldo sarebbero già 10, e non 4 come comunicato in precedenza. Un dato già altissimo se paragonato al numero di abitanti dell’arcipelago, ma che potrebbe essere drammaticamente sottostimato. Times of Malta sottolinea infatti che il decesso innescato dalle temperature anomale in persone già fragili potrebbe essere stato attribuito alle patologie pregresse nelle vittime, mascherando così quella che potrebbe essere una “strage d’estate”. Gli infermieri del Mater Dei avrebbero infatti confermato la presenza di molte persone anziane ricoverate con i sintomi di disidratazione o ipertermia.
«Non ho mai visto un caos simile. La sala d’attesa era strapiena, così come i tre corridoi che portavano all’ingresso del Pronto Soccorso». E ancora: «I pazienti aspettavano da ore, alcuni erano chiaramente in punto di morte. I medici e gli infermieri stavano facendo del loro meglio, ma semplicemente non potevano farcela».
Un altro paziente avrebbe invece raccontato di aver visto gli infermieri sistemare grandi ventilatori nell’area di attesa emergenza, con l’aria condizionata non in grado di rinfrescare a sufficienza i tanti, troppi, pazienti in attesa di cure.
In tutto ciò, nella notte tra lunedì e martedì l’ospedale è rimasto senza corrente. Un’interruzione oltre 50 minuti, con i generatori d’emergenza che non sono entrati in funzione. A causa dell’intensa attività del Mater Dei, il Ministero della Salute ha comunicato che, almeno per i prossimi giorni, molti degli interventi chirurgici in programma saranno rinviati a nuova data, che sarà prontamente comunicata ai diretti interessati. Anche il reparto di terapia intensiva sarebbe sotto pressione, con ben 19 posti letto occupati su un totale di 20 disponibili.
E come spesso accade nei casi d’emergenza, arriva puntuale l’attacco politico. Il leader del Partito Nazionalista Bernard Grech nella mattinata di mercoledì ha infatti pubblicato su Facebook una foto che immortala dei pazienti al Mater Dei, distesi su una sfilza di letti d’ospedale, commentando:
«Ecco il pronto soccorso dell’ospedale Mater Dei ieri sera. Questo è un altro settore che soffre a causa della mancanza di pianificazione e delle cattive decisioni prese dal Primo ministro Robert Abela».
E con l’ospedale pubblico al collasso, anche le strutture private vengono prese d’assalto. Il medico Anthony Buttigieg del St. James Hospital, dal suo profilo Facebook ha infatti affermato che la struttura è «inondata da pazienti che erano stati al Mater Dei e avevano rinunciato per il sovraffollamento», continuando dicendo che «il personale non è pigro o inefficiente. E’ semplicemente sopraffatto dal numero di pazienti che soffrivano di sintomi da colpi di calore e disidratazione». Buttigieg ha inoltre puntato il dito contro il governo come il responsabile di questa situazione, accusando i ministri di essere “incompetenti” ed “egoisti”.
Contestualmente, il Ministero della Salute ha ribadito l’appello a prendere precauzioni contro il caldo e a chiamare un medico in caso di sintomi e malesseri legati a ipertermia e colpi di calore.