Edward Scicluna ha scritto alla Presidente della BCE per chiedere di essere sospeso dalla carica di governatore della Malta Central Bank in attesa della sentenza dei tribunali sul caso della maxi-frode legata alla privatizzazione degli ospedali pubblici che vede Scicluna alla sbarra insieme a Chris Fearne e altri dodici imputati.
La notizia è stata comunicata dal gabinetto, attraverso una nota stampa che recita:
«Il Consiglio dei Ministri ha preso atto della richiesta del Professor Edward Scicluna alla Presidente della Banca Centrale Europea Christine Lagarde di non esercitare più la funzione di Governatore della Banca Centrale di Malta mentre il caso è in corso davanti alla Corte maltese. Il Consiglio dei Ministri riconosce che la decisione presa dal professor Scicluna è nel migliore interesse nazionale. Il Vice Governatore della Banca Centrale Alexander Demarco assumerà la funzione di Governatore della Banca Centrale di Malta in assenza del Governatore».
Scicluna ha quindi ceduto alle pressioni avanzate da più fronti, dopo che la scorsa settimana il tribunale ha stabilito che sussistono prove sufficienti per portare avanti il processo a carico dell’ex vice Primo Ministro, Chris Fearne, del governatore della Banca Centrale nonchè ex ministro delle Finanze del governo Muscat, Edward Scicluna, e di altre 12 persone in merito all’accordo-truffa sulla privatizzazione degli ospedali pubblici. I membri dell’allora gabinetto di Joseph Muscat sono stati accusati di appropriazione indebita di denaro o proprietà con falsi pretesti e guadagni fraudolenti.
Tuttavia, mentre Fearne decise di lasciare ogni ruolo governativo già lo scorso maggio appena furono avanzate le prime accuse, seguito da Ronald Mizzi, segretario permanente che ha rassegnato le dimissioni la scorsa settimana, Scicluna è sempre rimasto fermo sulla propria posizione Scicluna convinto che, siccome la Banca centrale di Malta è autonoma, solo una sentenza di colpevolezza da parte del tribunale possa decidere del proprio destino.
Tutto questo nonostante la sfiducia dimostrata dall’opposizione e dalle Ong della società civile. Anche lo stesso Premier Robert Abela aveva fatto intendere che avrebbe fatto bene a lasciare l’incarico. Per rimuoverlo dal Consiglio di Amministrazione dell’Autorità per i Servizi Finanziari di Malta (MFSA) è dovuto intervenire il governo venerdì scorso.