A breve il porto di Gela potrebbe collegare l’isola di Malta con aliscafi, catamarani o traghetti, grazie ad un progetto dell’Associazione “Sviluppo del Golfo di Gela”, un ente che si occupa della progettazione di infrastrutture per lo sviluppo della città di Gela e della Provincia di Caltanissetta.
«Da sempre – dice Francesco Agati, presidente dell’Associazione – abbiamo pensato che Malta, con i suoi politici, e Gela, con la sua piana, possano lavorare in sinergia per sviluppare un’economia marittima dominante nel Mediterraneo. Gela conta una popolazione di seicentomila persone per le quali un collegamento via mare verso l’isola dei cavalieri rappresenterebbe un’importante opportunità per sviluppare affari, ma anche generare turismo».
D’altronde, come fa notare Agati, la città portuale nissena e lo Stato di Malta distano solamente 150 km e, attraverso il nuovo collegamento via mare, sono migliaia i turisti e gli uomini d’affari che potrebbero affollare traghetti, catamarani, e aliscafi. «Gela, insomma, rappresenta una naturale “porta dell’Europa” verso Malta» aggiunge il Presidente dell’Associazione.
Il progetto prevede la realizzazione di una banchina galleggiante presso il Porto “Isola”, che andrebbe collocata sul fondale, ancorata a dei pesi e collegata con pontili in acciaio.
«L’idea progettuale presentata dalla nostra Associazione – continua Francesco Agati – prevede una piccola modifica al porto “Isola” di Gela servito, via terra, da strade ed una ferrovia. Bisognerà quindi solo posizionare delle piattaforme galleggianti, che consentirebbero un transito di almeno 100.000 passaggi da giugno a settembre, effettuati anche attraverso mezzi pesanti. Una soluzione semplice, non invasiva e poco costosa, ed anche una grande opportunità sia per la Sicilia che per la Repubblica di Malta».
«Il piccolo porto gelese, una struttura oggi dismessa da ENI (Ente Nazionale Idrocarburi), è pronta ed agibile; con qualche aggiornamento, senza grosse spese, si potrebbe ottenere un collegamento diretto con tutti i paesi del Mediterraneo ai fini turistici e commerciali».
L’idea, assicura Agati, parrebbe aver già raccolto molti consensi tra professionisti, forze dell’ordine e diversi politici del luogo, anche se «purtroppo qualcuno rema contro lo sviluppo marittimo per non contrastare gli interessi di Eni».
La città di Gela non è nuova ai collegamenti marittimi con Malta, fa notare il Presidente dell’Associazione. «Era il 1994 quando degli aliscafi facevano da spola nella tratta Gela – Malta. Oggi, ad operare il servizio potrebbe essere Siremar, una compagnia italiana di trasporto marittimo che già attualmente si occupa di gestire i collegamenti tra la Sicilia e le isole minori».
«Ma siamo fiduciosi che anche le società marittime maltesi una volta avviato il collegamento possano trovare l’attracco di Gela interessate ed economicamente vantaggioso» aggiunge Francesco Agati che, previo accordo tra Eni, Regione Siciliana e Comune di Gela, stima l’ultimazione dei lavori in ventiquattro mesi.